Festa dei Popoli 2023, appuntamento il 6 gennaio in Cattedrale ad Alba

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ALBA – Anche in questo 2023 da poco iniziato si avrà la “FESTA DEI POPOLI” in Cattedrale, ad ALBA, con la Concelebrazione presieduta dal Vescovo Marco alle ore 10,30.

La Migrantes Diocesana, l’Ufficio Missionario, la Caritas e l’Ufficio Ecumenico invitano tutti a partecipare. La giornata si svolgerà a vantaggio del popolo migrante, ossia di quei tanti nostri fratelli di etnia e di fede diversa, giunti anche da noi attirati dalla fama di un territorio di benessere diffuso.

Ma il segreto desiderio di questi amici è anche quello di poter comunicare la ricchezza delle loro proprie capacità, l’intelligenza e la volontà di voler crescere ed essere più consapevoli del fatto che soltanto nella comunione partecipata di idee e condivisione di progetti, può nascere una società nuova, ricca di fermenti, capace di guardare oltre, di guardare lontano per riuscire a superare in un lavoro condiviso – finalmente tutti insieme – diffidenze e paure, incertezze e abbandoni.

L’invito a trovarci tutti puntuali in Cattedrale VENERDI’ 6 GENNAIO alle 10,30 per la S. Messa, viene quindi rivolto a tutti, mentre fin dalla partenza, i promotori sollecitano alla consapevolezza che le grandi sfide si superano insieme o si subiscono.

Di conseguenza, il proposito che accomuna tutti è quello di impegnarsi di più per riuscire ad acquisire fiducia verso un compito difficile come quello di lavorare per l’integrazione delle persone in mobilità nel vario itinerario che parte dal conoscere bene la nostra lingua per poter comunicare e relazionarsi, al fine di trovare un lavoro soddisfacente e poter riflettere sul senso da dare alla propria vita e a quella degli altri fino a poter desiderare di fare di ogni opportunità un bel dono al Signore sapendo che, in questo modo nulla andrà perduto e così procedere umilmente a vivere contenti imparando a riconoscere e ad apprezzare i doni di ciascuno e a condividerli sapientemente.

L’auspicio dell’appuntamento ecclesiale è che la FESTA non si riduca ad una quasi rassegnata e malinconica interferenza nella routine quotidiana ma che tutto abbia un risvolto concreto nel cuore dei migranti e nel nostro, incoraggi tutti a saper guardare e lavorare con impegno e con fede per desiderare veramente e concretamente ovunque la pace comunicando nel nostro ambiente di vita, di lavoro, di preghiera.

La pace si espande se ha il suo punto di inizio.

Don Paolo  Rocca

 

 

 

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