Farigliano: longevi e ben attivi, incontro rivolto alla terza età

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Perché invecchiamo e perché invecchiamo in cattiva salute? Perché alcune malattie si manifestano solo nelle persone anziane? Si può ridurre il peso delle malattie e delle disabilità durante l’invecchiamento? Come possiamo migliorare la qualità della vita? Dal 1950 a oggi gli ultra sessantenni nel mondo sono quadruplicati, passando da 205 milioni a 1 miliardo di persone nel 2020. Nei Paesi a più alto reddito la crescita della popolazione anziana si accompagna all’aumento delle malattie cronico-degenerative.

L’aumento della longevità rappresenta una indubbia conquista ma occorre affrontare la sfida, scientifica e sociale, dell’invecchiamento sano e attivo  grazie al contributo sinergico di una pluralità di discipline, in dialogo tra loro. Bisogna comprenderne i meccanismi  e disegnare nuovi percorsi di invecchiamento sano e attivo anche alla luce dei numerosi recenti studi che hanno ridefinito i confini della rigenerazione del nostro corpo.

Sabato 19 novembre alle ore 16.30 alla Biblioteca civica di Farigliano si parlerà di questi temi con il professor Fabrizio Faggiano, coordinatore del progetto Aging Project, progetto di eccellenza del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale. Si propone di affrontare la sfida scientifica e sociale dell’invecchiamento, mentre il dottor Matteo Diano, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, affronterà il punto di vista psicologico parlando della capacità di gestire e di rispondere efficacemente alle esperienze emotive. Concluderà l’incontro la dottoressa Alessandra Milano, esperta del mondo delle residenze assistite, autrice del diario-agenda “Calendiario”, che illustra vari e collaudati metodi per tenere in forma la mente e il cuore attraverso la lettura, la scrittura e il gioco.

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