Etichettatura ambientale degli imballaggi: l’obbligo dal 1° gennaio 2023

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato il decreto di adozione delle “Linee Guida tecniche per l’etichettatura ambientale degli imballaggi”, al fine di aiutare le imprese a fornire in maniera chiara e corretta le caratteristiche ambientali dei propri imballaggi, aumentando al contempo la consapevolezza dei consumatori rispetto al destino finale dei rifiuti.

L’etichettatura ambientale degli imballaggi consiste nell’applicare un’etichetta su tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio. L’etichetta fornisce, infatti, informazioni sia sulla composizione degli imballaggi, sia sul loro corretto smaltimento da parte del consumatore.

Le linee guida sono il frutto del lavoro del gruppo tecnico avviato dal CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, d’intesa con il Ministero, che ha raccolto le esigenze di tutti i settori produttivi ed Associazioni di Categoria e fornito supporto per l’implementazione di una normativa che ha come obiettivo primario quello di migliorare la qualità della raccolta differenziata degli imballaggi.

Le linee guida recepiscono le indicazioni della Commissione Europea in tema di rafforzamento del ricorso alla digitalizzazione delle etichette con l’obiettivo di facilitare l’aggiornamento delle indicazioni ed evitare barriere al mercato interno.

Per gli imballaggi privi dei requisiti di etichettatura già immessi in commercio o sprovvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023 vi è la possibilità di commercializzazione fino ad esaurimento delle scorte.

La sanzione amministrativa va da € 5.000 a € 25.000

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