Estate Ragazzi 2022 a Bra: il Comune ha già definito impegni e tariffe

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Nuovo impegno del Comune di Bra per venire incontro ai genitori non soltanto organizzando l’Estate Ragazzi 2022, ma anche contenendo le richieste economiche per l’utenza. Le tariffe sono state deliberate nei giorni scorsi dalla Giunta diretta dal sindaco Gianni Fogliato. 

Come sempre l’offerta sarà divisa per fasce d’età. Al Nido, solo per bimbi già frequentanti nel corrente anno i servizi civici per la prima infanzia, con genitori lavoratori e in regola con i versamenti delle rette, i posti disponibili sono 32. Per la scuola dell’Infanzia (al plesso “Lagorio” in Bescurone) sono 108. Per la Primaria (alla “Mosca” di via Monte Grappa) sono 110. Per le Medie (alla “Dalla Chiesa” di via Brizio) sono 60. Previsti più turni e articolazioni bisettimanali tra metà giugno e metà agosto, sempre a seconda delle età. Oltre che con i collaboratori consueti si rinnoverà, per seguire i più grandicelli, la convenzione con i volontari animatori dell’Associazione Quartiere Madonna dei Fiori.

Per la fascia 0-3 anni le tariffe sono mensili e restano quelle dell’anno scorso: massima 488 e minima 206 euro a seconda dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del richiedente. Per Infanzia e Primaria si pagano 150 euro con refezione (1 pasto al giorno) per il modulo di due settimane, massimo 20 utenti segnalati dai Servizi Sociali beneficeranno di uno sconto di 60 euro. Per le Medie si pagano 90 euro senza pasto sempre per 2 settimane e questo prezzo sarà ridotto a 50 euro per massimo 15 utenti meno abbienti. 

La Giunta ha anche ribadito la priorità d’iscrizione ai residenti in Bra e soprattutto stanziato 80mila euro. Questa cifra messa dal Municipio consente di mantenere ampia accessibilità popolare all’Estate Ragazzi, in «un’ottica di welfare locale – hanno scritto gli amministratori – finalizzato all’inclusione sociale e alla conciliazione dei tempi di cura e lavoro» delle famiglie. Per tempi e modalità delle iscrizioni, come al solito il Comune farà sapere nelle scuole, con comunicati ai giornali e su Internet.

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