Espulso prima della sentenza il marocchino fossanese accusato di fare propaganda all’Isis

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E’ stato espulso dall’Italia senza attendere la sentenza del giudice Ilyass Hadouz, il 20enne immigrato dal Marocco a Fossano, sotto processo a Torino con l’accusa di avere fatto propaganda per l’Isis. Il giovane era stato arrestato l’anno dai carabinieri del Ros e del comando fossanesae.
Lo scorso 10 gennaio il pm Manuela Pedrotta aveva chiesto per Hadouz una condanna di 2 anni per istigazione a delinquere. Il giorno dopo il tribunale ha disposto la scarcerazione del giovane, per il quale, però, è cominciato subito l’iter verso l’espulsione (con trattenimento al Cie di Torino). L’allontanamento dal territorio nazionale è stato eseguito dopo un paio di settimane. Hadouz, che ha sempre negato le accuse, è tornato in Marocco.
Il pubblico ministero, seguendo le linee della Corte di Cassazione, aveva proposto l’assoluzione dal reato di partecipazione ad associazione con finalità terroristica. Le sue conclusioni ricalcavano quelle dei difensori del giovane, Wilmer Perga e Stefania Rullo, che volevano patteggiare 2 anni. Un’indisposizione del giudice ha provocato un rinvio della sentenza, prevista per oggi.

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