Esperti a convegno ad Alba: Turismo, il futuro? é nel vino.

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ALBA – Quali sono le prospettive dell’enoturismo alla luce delle variabili introdotte dall’innovazione, dalla tutela del territorio e delle sue eccellenze e dai sempre maggiori vincoli di sostenibilità? Del futuro nel breve e medio termine e delle incognite con cui dovrà confrontarsi questo straordinario strumento di crescita del territorio si è parlato sabato scorso nel corso di un convegno al Palazzo Mostre e Congressi, in apertura del fine settimana conclusivo di Vinum.

Esauriti i saluti di rito da parte dell’assessore albese al Turismo Emanuele Bolla, della collega in Regione Vittoria Poggio e del presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, i relatori hanno preso posto sul palco insieme al moderatore, il giornalista Roberto Fiori. Hanno dato il loro contributo al convegno: il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo; il presidente del Consorzio Tutela del Barolo, Barbaresco Matteo Ascheri; il direttore del sito Unesco Roberto Cerrato; Francesco Marchese del Parco Nazionale delle Cinque Terre e Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo. «Credo di poter dire – riassume Carbone – che il tema dei temi è quello della consapevolezza. Ovvero trovare, anche grazie alla possibilità e volontà dei portatori d’interessi di collaborare insieme, un modo di comunicare correttamente con gli utenti spiegando che eno e turismo sono due, distinte e diverse. Bisogna aiutare gli enoturisti, ma non solo loro, ad essere consapevoli della bellezza fragile dei luoghi e noi dobbiamo essere belli per quello che siamo, evitando di diventare un fenomeno di costume e di consumo. Bisogna evitare il paradosso delle Cinque Terre: luoghi unici presi d’assalto da turisti inconsapevoli che – così mi è stato assicurato – chiedono dove sia il mare».

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