Energia: presidente Fin Piemonte, molte piscine chiuderanno

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“Un grido di allarme” arriva da parte del presidente della Fin (Federazione italiana nuoto) Piemonte e Valle d’Aosta, Gianluca Albonico: “Molti gli impianti che a dicembre chiuderanno per l’attuale costo delle utenze energetiche.

Dopo le medaglie degli Europei le piscine chiudono.  Servono subito ristori e esenzione Iva per lo sport”.

“Dopo un Campionato europeo che ha visto le nostre Nazionali protagoniste assolute, risultando nel medagliere finale al primo posto – spiega Albonico – e dopo un’estate che ha visto di nuovo le piscine popolate, oggi la quasi totalità dei gestori si trova di fronte alla scelta obbligata di chiudere gli impianti nei mesi più freddi. Se si pensa che un impianto medio spende qui al Nord 120.000 – 150.000 euro tra energia elettrica e termica e questa voce sarà moltiplicata per 3-4 volte, la matematica non ci lascia scampo. Inoltre a gennaio entrerà in vigore una parte della riforma sullo sport che paradossalmente porterà ancora più costi alle società. Una riforma necessaria (ad esempio per la tutela dei tanti istruttori e tecnici) ma che purtroppo in questo momento aggiunge costi a una situazione già deficitaria”.
“Il rammarico – spiega – è che impianti così energivori non siano stati inseriti ad esempio nelle agevolazioni del 110% (in realtà erano contemplati solo gli spogliatoi ma con una formula irrealizzabile per gli impianti natatori) o addirittura creando un sostegno impiantistico ad hoc. Governo e Mef dovrebbero agire subito. Oggi abbiamo poche soluzioni: sostegni immediati inserendo delle voci specifiche nel decreto aiuti rivolte al sostegno degli impianti sportivi. Poi la riforma dello sport prevede l’inserimento dell’esenzione Iva per le prestazioni sportive nel 2024, bisogna inserirla subito”.

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