Si è spento il doglianese Renato Salvetti reduce del campo di concentramento di Mauthausen

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59.138 era il numero che i nazisti gli diedero quando nel 1944, a soli 19 anni, lo portarono nel campo di concentramento di “Mauthausen”, luogo di punizione e annientamento attraverso il lavoro, al quale Renato sopravvisse tenacemente.

Questa mattina Renato è volato in cielo all’età di 94 anni. In molti lo hanno conosciuto e serbano nel loro cuore un caro ricordo.

IL CORDOGLIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Con Renato Salvetti, classe 1924, se ne va uno dei più importanti testimoni della memoria del nostro territorio, ma non solo.

Originario di Monesiglio, visse però tutta la sua vita adulta a Dogliani. A 19 anni, giovanissimo partigiano, fu catturato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Salvetti è stato fino ad oggi l’ultimo sopravvissuto piemontese all’unico campo di concentramento di “classe 3” come campo di punizione e annientamento attraverso il lavoro.

Di questa sua drammatica esperienza decise poi di essere testimone e custode, portando per decenni nelle scuole di ogni ordine e grado la sua toccante storia. Amava trasmettere ai più giovani i valori della libertà e della giustizia, e non si risparmiò mai negli incontri pubblici e nell’opera di testimonianza fino a che la salute glielo permise. Con la sua scomparsa la nostra comunità è un po’ più povera, ma siamo certi che il ricordo della sua storia resterà nel cuore dei molti giovani che lo hanno conosciuto e che hanno tratto insegnamento dai drammi che hanno segnato l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’Amministrazione Comunale doglianese lo ricorda con gratitudine e commozione e si unisce alla famiglia in questo momento di dolore.

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