In valle Bormida tra attività progettuali e artistiche in un’ex discoteca e in cappelle rupestri

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Da sabato 21 a domenica 29 settembre, i Comuni di Levice, Bergolo e Monesiglio, in provincia di Cuneo, in Valle Bormida, una delle aree fragili della Regione Piemonte, ospiteranno appuntamenti culturali e attività orientate alla valorizzazione e riutilizzo di alcuni spazi iconici, con architetti e artisti, e il coinvolgimento della popolazione e di esperti.

In questo fazzoletto di terra sospeso tra mare e colline, la cultura è stata adottata come veicolo di sviluppo da Comuni che contano meno abitanti di un condominio torinese, immersi in una natura incontaminata adornata di piccole e interessanti architetture.

“Dal 1976 e con maggiore convinzione e risultati dal 2013 abbiamo puntato sulla cultura come fattore essenziale anche per l’economia del territorio:” – afferma orgoglioso Mario Marone, Sindaco di Bergolo, Comune di 56 abitanti, che aggiunge – “l’investimento di un milione di euro per realizzare una grande arena ha portato negli ultimi tre mesi importanti compagnie teatrali dall’Africa, dagli Stati Uniti e dall’Europa.”

Gli fa eco Francesca Rovello, Sindaca di Levice, Comune di 200 abitanti e come Bergolo e Monesiglio in Alta Langa – “Siamo al centro di un’area interna caratterizzata dalla necessità di valorizzare i circuiti culturali e per raggiungere questo obiettivo le amministrazioni comunali devono lavorare in sinergia e con maggior coraggio” – e continua –  “Per questo motivo abbiamo scelto di promuovere una settimana di eventi tra arte e architettura e riflessioni sulla riqualificazione di spazi anche in contesti non urbani”.

La manifestazione prenderà quindi avvio sabato 21 settembre (9,30-21,30) con “Percorsi dell’arte, spirito dei luoghi” una doppia personale degli artisti Dario Neira ed Enrico Tealdi, a cura del Comitato Matrice, inserita nel progetto della “Valle Bormida si espone”, – la cui narrazione è seguita da Marina Paglieri – che, attraverso mostre d’arte contemporanea, interpreta lo spirito di luoghi inaspettati, non sempre accessibili e poco conosciuti agli stessi abitanti della Valle Bormida, ma che valgono un viaggio.

Ogni tappa del percorso inaugura l’installazione artistica che ospita ed è stazione di scoperta di luoghi della ritualità religiosa rupestre usando registri diversi per coinvolgere il pubblico, a partire dalle 9.30 del mattino con il richiamo di un ensemble di archi e fiati dal bosco adiacente alla cappella di San Sebastiano a Bergolo, per chiudere alle 21.30, sulle note del concerto “Musica dell’anima” alla Pieve di Santa Maria dell’Acqua dolce a Monesiglio. Le opere saranno visitabili solo nei week-end fino a domenica 6 ottobre.

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