Il Polo Civico saluta il centrodestra? Bra Domani conta i giorni, poi farà strada a sé

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Dieci giorni e poi il centrodestra braidese potrebbe ritrovarsi di nuovo spaccato.Il 15 marzo, infatti, è la data-limite fissata dal Polo Civico per la presentazione del candidato a sindaco.«Se gli altri a quel punto non saranno ancora pron­­­ti, andremo avanti con il nostro già individuato» –avvisa Sergio Panero, uno dei due eletti nel 2014 in “Bra Domani”. Questa è la principale delle tre liste componenti l’aggregazione che 5 anni fa sostenne la corsa di Davide Tripodi di fatto concorrente del centrodestra.

Sul “Corriere” scorso “Bra Domani” ha avvertito che il tempo sta per finire.Il centrosinistra di Gianni Fogliato ha ormai quasi due mesi di vantaggio.«Non possiamo più aspettare le mosse di tavoli regionali che hanno altro a cui pensare» –prosegue Panero.«Noi continuiamo a credere che l’unità sia la condizione per poter vincere.Abbiamo lavorato per questo e non abbiamo perplessità su nessuno dei due, tre nomi circolati per la candidatura a sindaco. L’importante sono le caratteristiche migliori per convincere gli elettori.Bisogna decidere.Ripetiamo, speriamo di farlo presto tutti insieme.Diversamente, non potremo che procedere a presentarci come Polo Ci­vico. Poi i partiti e le altre liste, se riterranno, potranno seguirci».

Oltre a quella piuttosto fredda di Fratelli d’Italia (si veda qui https://ilcorriere.net/centrodestra-incartato-per-le-elezioni-fdi-risponde-a-bra-domani/), avete ricevuto altre reazioni al vostro comunicato-appello?«Uf­­­ficialmente nessuna» –risponde Panero.

Nel caso di una spaccatura riproporrete tre liste come nel 2014?«Potrebbero essere tre, di meno o di più.Lo valuterà il candidato a sindaco. Noi i nomi li abbiamo, siamo pronti».

Amajou: «Non mi candido»

Fogliato non avrà questa concorrenza a sinistra

«Ho deciso, alla fine, di non candidarmi». Così Abderrahmane Amajou in un documento inviato la settimana scorsa al “Corriere”. Uno scritto a conclusione di alcune settimane di riflessione dopo che al consigliere di “Bra città per vivere” era stata chiesta disponibilità a condurre, da aspirante sindaco, un’iniziativa civica in qualche modo in concorrenza con lo schieramento erede di Bruna Sibille e guidato da Gianni Fogliato.

Scrive Amajou: «La decisione è figlia di una speranza che molte persone condividono, ovvero quella di un centrosinistra unito a livello nazionale. Per coerenza quindi, non voglio e non posso creare una scissione a livello locale». Continua: «Troppo spesso, negli ultimi anni, i nostri elettori hanno dovuto subire passivamente incomprensioni e divisioni di una classe dirigente incapace di parlarsi e condividere obiettivi comuni di lungo respiro. Non vorrei rappresentare un elemento divisivo che faciliti la vita al centrodestra, e che soprattutto dal punto di vista sentimentale rattristi la nostra comunità composta da persone che hanno in comune molti valori».

Amajou ritiene urgente «aggregare» contro il centrodestra «le cui scelte portano alla disgregazione sociale e alla politica del sospetto», a «guerre tra poveri, tra gli ultimi». Altro obiettivo che indica: inserire giovani nell’Amministrazione, creare gruppi di partecipazione e critica costruttiva per «essere tutti al tavolo delle decisioni piuttosto che nel menu».Siccome «se anche tu non ti interessi di politica, la politica si interessa della tua vita e la influenza». Ringrazia quanti lo votarono nel 2014 e chi l’ha sempre sostenuto, si dice onorato dell’esperienza fatta, del «rapporto di amicizia» instaurato anche con i colleghi dalle visioni più distanti dalla sua. Conclude: «La nostra piccola comunità può e deve migliorare molto e sono certo che lo farà».

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