10.540.000 € alla Granda dallo Stato per opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile

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Centosettantamila euro a Cuneo, 130.000 € a Alba, Bra, Fossano, Mondovì e Savigliano, 90.000 € a Busca e Saluzzo, 70.000 € ad altre 16 città e 50.000 € agli altri 223 comuni della provincia per un totale di 10.540.000 €. È la “norma Fraccaro” contenuta nell’articolo 31 del Decreto Crescita approvato dal Consiglio dei ministri: 500 milioni di euro a favore dei Comuni per opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. Obiettivo della norma è quello di finanziare gli investimenti sul territorio per favorire la crescita nell’ottica della sostenibilità.

Le risorse, assegnate dal Ministero dello Sviluppo economico per un totale di 500 milioni nell’anno 2019 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, verranno erogate a tutti i Comuni italiani in proporzione alla popolazione residente. Sono previste soglie contributive che vanno dai 50mila euro per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti ai 250mila euro erogati in favore dei comuni oltre i 250mila abitanti. Le risorse finanzieranno opere per promuovere il risparmio energetico negli edifici pubblici e per consentire l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre i Comuni potranno utilizzare i fondi anche per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Infine, si potranno finanziare progetti per la mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ogni singola amministrazione potrà finanziare una o più opere pubbliche a condizione che esse non abbiano già ottenuto finanziamenti e siano aggiuntive rispetto a quelle già programmate. Il contributo sarà corrisposto in due quote di pari importo. La prima sarà a titolo di anticipazione, mentre la seconda sarà erogata come saldo con le procedure previste dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20, sulla base di specifiche richieste avanzate dal Mise e dopo l’esito positivo dell’istruttoria avanzata dal ministero. Le opere dovranno essere avviate dai comuni entro il 15 ottobre 2019.

Il mancato rispetto di tale data determina la decadenza del contributo e il ministero dello Sviluppo economico provvederà entro il 31 ottobre 2019, attraverso un proprio decreto, a recuperare il contributo, che rientrerà nella disponibilità del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Le risorse saranno assegnate con decreto del Mise per un totale di 500 milioni di euro per l’anno 2019 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.

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