Nel 2024, in una data ancora da definire, gli elettori piemontesi saranno chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio Regionale. Il mondo della politica è ovviamente già in fermento, le candidature – nel solito teatrino di conferme e smentite – iniziano a delinearsi, e intanto vedono la luce i primi sondaggi, che hanno iniziato a “tastare il polso” dei piemontesi in quest’ultimo scorcio di mandato del Governatore Alberto Cirio. E’ il momento, dunque, di provare a fare il punto della situazione sulle Elezioni Regionali 2024, quali saranno le date, quali i candidati e, soprattutto, cosa ci dicono i sondaggi, per scoprire chi sarebbero i vincitori se si votasse oggi.
Quando si voterà?
Non è stata ancora ufficializzata la data del voto ma i seggi, con ogni probabilità, torneranno ad aprirsi a giugno. Nel 2019 in Piemonte si era votato per le elezioni regionali in data 26 maggio, lo stesso giorno delle Europee e del primo turno delle Amministrative. Anche nel 2024 dovrebbe dunque essere confermato questo accorpamento. Se così fosse, le Regionali in Piemonte si terrebbero nella stessa data delle elezioni Europee 2024, ovvero il prossimo 9 giugno. Resta da capire ora se il voto avverrà in una sola giornata oppure i seggi resteranno aperti anche il lunedì fino alle ore 15.
Le novità nell’urna
In nome della parità di genere, nessuno dei due sessi, sia nelle liste circoscrizionali sia in quelle regionali, potrà essere rappresentato in misura superiore al 60% dei candidati. Viene inoltre introdotta la preferenza di genere, permettendo all’elettore di esprimere fino a due preferenze, con annullamento della seconda in caso di preferenze per candidati dello stesso sesso.
Chi sono i candidati?
Su quelli che saranno i candidati alla guida della Regione ci sono alcune certezze e molti dubbi. L’unica conferma, al momento, è quella rappresentata da Alberto Cirio, l’attuale presidente di centrodestra che ha già annunciato la sua volontà di ripresentarsi nel 2024 alla ricerca di un mandato bis. Deve fare ancora la sua scelta invece il Partito Democratico, ancora alle prese con l’individuazione di quelli che dovranno essere i componenti della coalizione di centrosinistra. Il rebus per il Pd è sempre lo stesso: fare squadra insieme al Movimento 5 Stelle, che in Piemonte mantiene un proprio peso, oppure volgere lo sguardo verso i moderati e in particolare ad Azione? Dopo il passo indietro del rettore Guido Saracco, il nome più gettonato appare oggi quello di Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd considerata come vicina alla segretaria Elly Schlein, ma si rincorre anche il nome del presidente dell’Ordine dei Medici Guido Giustetto e del dirigente della segreteria PD Daniele Valle.
Gli ultimi sondaggi
Cosa ci dicono gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto dei piemontesi? Innanzitutto che la percentuale di “indecisi” è ancora piuttosto alta. Quasi il 40% degli interpellati si è trincerato dietro un “Non so”, “Non rispondo”. Tra i due Partiti di vertice, Fratelli d’Italia e Partito Democratico, è invece in corso un avvincente “testa a testa” dagli esiti tutt’altro che scontati. Più che mai, dunque, a far la differenza saranno i voto raccolti dagli “alleati”.