«Ecco come sarà il 2022 per Alba». Le confessioni del sindaco Carlo Bo: «Iniziamo un anno importante»

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Il sindaco Carlo Bo, al lavoro nel suo ufficio

Come agirà l’Amministrazione cittadina nel corso del 2022 appena iniziato? Quali novità ci attendono nel corso del nuovo anno e quali cambiamenti potrebbe portare sul piano politico? Il “Corriere” lo ha chiesto al sindaco Carlo Bo che ha fornito molti dettagli interessanti relativi ai prossimi mesi di lavoro con la premessa che l’andamento della pandemia giocherà ancora un ruolo importante nel determinare il perimetro dell’attività amministrativa.

Sindaco Bo, come iniziamo questa intervista che ha per tema il 2022 della città? Vorrei iniziare con un accenno al 2021 per ricordare l’ottimo successo della Fiera: 100mila presenze, nove settimane di festa che hanno portato ad Alba moltissimi turisti, ottimi riscontri dalle attività ricettive, commerciali e dalla ristorazione, un’ottima ricaduta sul territorio e, soprattutto, tutto è stato fatto in sicurezza e con grande soddisfazione per tutti gli addetti ai lavori. Abbiamo deciso di affrontare un rischio, per quanto calcolato, e siamo stati premiati. In questo contesto è giusto ricordare i 200mila visitatori dell’Enoteca Regionale del Barolo a Grinzane. Al presidente Bodrito e al direttore Marco Scuderi va un grande ringraziamento per il lavoro svolto».

Proprio in questi giorni, il 2022 ha portato ad Alba un paio di milioni di euro dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza: se il buon giorno si vede dal mattino… Che ne dice? Posso dire con certezza che ne faremo ottimo uso: 720mila euro saranno utilizzati per la realizzazione della Scuola Infermieri e 1,2 milioni ci consentiranno il recupero di Casa Miroglio, che diventerà un nuovo polo culturale per la città. Entrambi questi progetti fanno parte di quel disegno più generale di riqualificazione urbana e di valorizzazione dei quartieri e delle frazioni che sarà uno dei punti di maggiore interesse per la città e per l’Amministrazione. In questo senso la disponibilità creata dal PNRR ci consentirà di liberare quelle risorse già previste a bilancio e di metterle a disposizione di altri capitoli di spesa».

Bra e Savigliano riceveranno più risorse di Alba. Per quale motivo? Faccio una premessa: il PNRR non è un Bancomat. Non basta inserire il Pin e aspettare gli euro. L’ottenimento delle risorse è vincolato a una burocrazia complessa e prevede clausole – anche temporali – di spesa, utilizzo e rendicontazione molto rigidi: bisogna fare tutte queste cose entro il 2026. E trattandosi di lavori pubblici si passa per i bandi, i tre gradi di progettazione, il compimento delle opere e la rendicontazione delle spese. E’ possibile che queste città abbiano presentato richieste sulla base del Piano triennale delle opere e, per questo, ottenuto più euro di noi che, invece, abbiamo fatto richiesta per opere che già sono alla fase di bando. Aspettiamo il 2026 e vedremo chi avrà, in concreto, fatto più cose. In ogni caso gli Uffici stanno lavorando a un certo numero di macro bandi e tra un paio di settimane ci saranno novità interessanti e, lo dico con sano ottimismo, piuttosto importanti». Cosa vedrà Alba nel corso del 2022? Iniziamo un anno davvero importante. Sul fronte delle iniziative culturali avremo il Centenario Fenogliano con un calendario davvero ricco di eventi di altissimo profilo a cui il Centro Studi sta lavorando da tempo grazie a Margherita Fenoglio, Bianca Lo Cura e Riccardo Corino. Eventi che saranno condivisi con il territorio. Un altro evento per certi versi epocale sarà la Global Conference in Wine Turism che si terrà ad Alba a settembre: Langhe, Monferrato e Roero saranno ancora una volta protagonisti in una delle vetrine mondiali più importanti. Il comparto dell’enoturismo italiano vale 2,65 miliardi di euro e rappresenta una straordinaria ricchezza per il nostro territorio. Alba e il territorio faranno tutto il necessario per valorizzare questa opportunità storica.

Parliamo anche dei lavori pubblici? In corso d’anno partiranno i lavori della Casa della Salute. Approfitto dell’intervista per ricordare che la scelta di utilizzare il complesso della Maddalena è stata fatta prima di tutto sulla base della necessità espressa dall’Università Avogadro di iniziare i corsi già per l’anno accademico 2022-23: cosa assolutamente impossibile se avessimo scelto la Casa della Salute. Cerchiamo di non fare sempre finta di non capire. In corso d’anno si parlerà ancora del Terzo Ponte, proseguirà il piano delle asfaltature, della manutenzione del verde e sarà migliorata la pulizia della città mentre proseguiranno i lavori per la realizzazione del Museo del Tartufo. Ci occuperemo delle frazioni e dei quartieri, è stato completato il restyling di corso Italia e corso Langhe e credo sia ora indispensabile intervenire in corso Piave con il rifacimento dell’area verde e interventi all’arredo urbano e manutenzione del reticolo stradale locale. Saranno fatti interventi di manutenzione anche al Parco Tanaro. In corso d’anno partiranno i lavori del centro congressi polifunzionale che realizzeremo in collaborazione con la BCC Alba e la Comunità Paolina in via Liberazione. Tra le altre cose, sarà presto siglato un accordo con Egea per la messa a disposizione di un contributo di 80mila euro per tre anni da destinare a progetti per l’autonomia scolastica. In Zona H, infine, partiranno i lavoro di realizzazione di una struttura (all’interno dell’ex galoppatoio) che consentirà la pratica sportiva anche a persone con disabilità. Il 2022 sarà anno di rimpasto o rimpasti? Sarò molto breve: qualcosa farò, qualcosa bisogna fare.

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