Due insegnanti del “Giolitti-Gandino” all’Erasmus Plus

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Cosa si prova a uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco, professionalmente ed emotivamente, per una settimana di formazione nel programma europeo Erasmus Plus? Rispondono due delle insegnanti del Liceo “Giolitti – Gandino” di Bra, che di recente hanno partecipato al percorso di formazione offerto dal Consorzio Usr Piemonte a Tallinn, in Estonia. Le professoresse Daisy De Gioannini e Cristina Prandi sono da anni impegnate nella formazione dei colleghi nelle nuove tecniche didattiche. Prof.ssa De Gioannini, cosa vuol dire partecipare a un Erasmus Plus? «Principalmente una significativa possibilità di crescita professionale e personale. Come animatore digitale del Liceo avevo già preso parte ad un progetto Erasmusplus nel 2017/’18,in Danimarca e a un corso sugli scenari di apprendimento con le nuove tecnologie a Bruxelles. Il carattere immersivo è di sicuro stimolo professionale, ma anche generatore di positivi cambiamenti a livello personale, promuovendo l’apertura al dialogo, la riflessione e l’ascolto attivo». Professoressa Prandi, di che cosa si trattava nello specifico? «Il lavoro svolto durante il corso è stato basato sulle più recenti e migliori pratiche didattiche: apprendimento esperienziale, collaborativo-cooperativo, enquiry based learning, active learning su lavoro individuale, di coppia e di gruppo. Inoltre, ha permesso agli insegnanti l’esperienza salutare di svestire i panni del docente per vestire nuovamente quelli dello studente e (ri)vivere l’apprendimento dalla parte del discente: spesso si rischia di dimenticare l’impegno e la fatica che uno studio attento richiede». L’esperienza di Tallinn ha costituito un arricchimento professionale fondamentale per i docenti, il cui compito di educare i ragazzi in quanto persone va ben oltre il trasferire nozioni e richiede di adottare sempre nuovi approcci e nuovi modi di comunicare.

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