Due commercianti di tartufi accusati di evasione fiscale e falsa fatturazione. Coinvolte ditte estere

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Mercoledì 22 aprile il Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Asti dottor Giorgio Morando ha iniziato l’esame del fascicolo che ha per oggetto due commercianti di tartufi per i quali il Pm Gabriele Fiz ipotizza il reato di violazioni tributarie per mezzo di dichiarazioni fraudolente, evasione del reddito, dell’Iva oltre all’occultamento della documentazione contabile. I due indagati sono difesi rispettivamente dal penalista albese Roberto Ponzio e dalla collega astigiana Paola Serpentino. L’indagine ha preso le mosse a seguito di una verifica fiscale condotta dalla GdF di Bra e coordinata dal comandate, capitano Diego Tatulli.

Gli accertamenti eseguiti hanno consentito di scoprire un giro di fatture emesse relativamente a transazioni mai eseguite. I fatti sarebbero avvenuti nel corso del 2014 e del 2017 e molte fatture risultano essere state emesse da commercianti esteri. Al termine della prima udienza preliminare il Gup ha rinviato la discussione in merito al rinvio a giudizio o non luogo a procedere dei due commercianti a data da convenirsi. A parte il rilievo che avranno o meno le osservazioni in merito al danno erariale e alle irregolarità contabile, sarà interessante seguire la vicenda in quanto collegata all’annosa discussione sulla presenza ad Alba di tartufi di provenienza straniera.

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