Donate due nuove attrezzature d’avanguardia al reparto di Pediatria dell’ospedale di Verduno

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Foto Beppe Malò

Mercoledì 17 maggio, nel Dipartimento Materno Infantile dell’ospedale di Verduno, sono state inaugurate due nuove attrezzature acquistate con il ricavato del torneo benefico “Il Triangolare del Sorriso”, ideato da Carmelo Franceschini e Vincenzo Pizzonia in sinergia con il Comune di Alba e il consigliere con delega allo Sport Daniele Sobrero.

 

L’evento di solidarietà aveva visto sfidarsi, un anno fa, sul campo albese “A. Manzo” la Nazionale Italiana Parlamentari, la Nazionale del Vaticano e la Nazionale del Sorriso CSI. Grazie ai fondi raccolti, alle donazioni del progetto “Regala un sorriso” e al supporto di Banca Intesa San Paolo, del Comune di Alba e della Confraternita della Nocciola di Cortemilia, è stato possibile donare all’ospedale di Verduno due nuove attrezzature per la diagnosi e la cura delle patologie respiratorie pediatriche.

 

Con il sindaco Carlo Bo e il consigliere Daniele Sobrero alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Bra Gianni Fogliato, il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio e il direttore del Dipartimento Materno Infantile e del Reparto di Pediatria Alessandro Vigo.

 

Il sindaco Carlo Bo: “La solidarietà è un valore molto sentito nel nostro territorio e la Fondazione Ospedale Alba-Bra ne è un esempio concreto. Grazie alla collaborazione di privati e singoli cittadini e all’impegno profuso dal presidente Bruno Ceretto con tutti i membri del sodalizio, sono stati raccolti fondi importanti per rendere il nosocomio un’eccellenza all’avanguardia. Non a caso è intitolato a Michele e Pietro Ferrero, una famiglia che ha fatto del donare un suo caposaldo e che è sempre stata a fianco alla nostra comunità. Come Amministrazione, abbiamo da subito appoggiato il Triangolare del Sorriso ed è una grande soddisfazione sapere che le risorse sono state donate alla nostra Pediatria. Non ci fermiamo qui, però, e stiamo continuando a reperire fondi per poter essere vicini al nostro ospedale e soprattutto ai suoi pazienti”.

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