Discariche abusive: un fenomeno barbaro che non vuole finire

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BRA – Di 75 che sono stati nel 2022, a metà 2023 si sono ridotti a 13 gli interventi di rimozione di discariche abusive disposti dall’Ecosportello sul territorio di Bra. Ne ha dato notizia in Consiglio comunale, rispondendo a un’interrogazione delle minoranze di centrodestra, l’assessore all’Ambiente Daniele Demaria.

 

L’amministratore ha parlato di «evidente tendenza alla diminuzione dei grandi abbandoni nelle periferie», ma ha avvertito che il «fenomeno storico» mantiene tuttavia nel complesso un «andamento costante». Gli inquinatori hanno cambiato meta, indotti anche dalle multe fatte grazie all’uso «costante» di 9 fototrappole della Polizia locale. Grazie a questi sistemi e alle indagini faticosamente ma bril­la­n­temente condotte dagli agenti, nei primi 6 mesi del 2023 sono già scattati 102 accertamenti; in tutto il 2022 erano stati 197. Altre fototrappole, fornite a sue spese dal gestore servizi rifiuti Str, saranno presto operative per aumentare la “copertura” delle aree più bersagliate. Su ulteriori operano in coordinamento 4 telecamere mobili. All’attività di repressione si accompagna quella di prevenzione ed educazione. Impossibile, altrimenti, sperare di eradicare una barbarie che pesa sulla Tari (le bonifiche le pagano i contribuenti) e appanna la fama di Bra, una delle città con i migliori risultati nella raccolta differenziata dei rifiuti. La sua percentuale di scarti teoricamente risparmiati alla discarica sfiora il 90%.

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