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Diano d’Alba: definite l’Imu e l’Irpef, nuovo “no” all’urbanistica

Il Consiglio comunale di Diano D’Alba  ha approvato il bilancio di previsione per l’anno in corso con le aliquote delle imposte comunali, comunque quelle di Imu e Irpef. Per quanto riguarda l’imposta sugli immobili è stata delimitata attraverso queste aliquote: 5.50 per mille sull’abitazione principale, 9.10 per gli altri immobili, 8.60 per mille per i terreni agricoli, 9.10 per i terreni fabbricabili, uno per mille per i fabbricati rurali strumentali D10. Sono esenti i locali realizzati dalle imprese edili e destinati alla vendita. Il capogruppo di minoranza, Carlo Cane, dichiarando l’a-stensione dalla votazione, ha affermato che “sussistono delle problematiche nella trattazione delle aree edificabili e vincolate in relazione alla valutazione economica… in particolare sulla valutazione delle aree Nm (Nuclei Minori) e Vr (Aree a Verde Privato con valenze paesaggistiche). A questo riguardo si suggerisce alla Giunta Comunale, di meglio valutare la Tabella di riferimento di detti valori”. Il sindaco ha risposto che “Per le aree a destinazione “Nm” residenziale nuova il valore è deliberato a 40,00 euro mq, mentre “Nm” residenziale esistente a 30/mq euro… L’Imu sulle aree a destinazione urbanistica “Nm” è dovuta solo in caso di effettiva capacità edificatoria residua, mentre in caso di esaurita capacità edificatoria l’area viene considerata agricola”. Per quanto riguarda l’addizionale dell’Irpef, sono stati approvati vari scaglioni a seconda del reddito: 0.50 per cento per quelli fino a 15.000 euro; 0.55 per cento per quelli fra 15.000 e 28.000, 0.60 per cento per quelli fino a 50.000 infine 0,70% per quelli che superano i 50.000 euro. La minoranza si è astenuta.

Durante la seduta il sindaco Ezio Cardinale ha risposto al capogruppo di minoranza relativamente alla richiesta di istituire una commissione urbanistica, negandone l’utilità. La richiesta di Carlo Cane si proponeva una maggiore condivisione sulle scelte in materia. Il primo cittadino ha sostenuto che le valutazioni sull’urbanistica sono quasi sempre di tipo tecnico, non politico. Inoltre per la Variante generale a cui si sta lavorando: “sarà possibile confrontarsi con gli appartenenti all’assemblea consiliare dentro e fuori dall’aula”.

Redazione Corriere

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