Denunciata una coppia di nomadi responsabile di truffe ai danni di anziani

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I Carabinieri della Compagnia di Saluzzo hanno deferito in stato di libertà un uomo e una donna, entrambi nomadi sinti, dimoranti nel Pinerolese, ritenuti responsabili di due truffe consumate ed una tentata in danno di tre persone anziane di Barge e Paesana.

In particolare, nella giornata di ieri un’anziana donna residente nel comune di Paesana ha telefonato al numero di emergenza 112 segnalando di essere stata truffata da una donna di mezza età, presentatasi poco prima presso la sua abitazione quale dipendente del locale ufficio postale. Al termine del raggiro, fruttato alla truffatrice circa 300 euro, questa si dileguava a bordo di una vettura grigia di piccole dimensioni, condotta da un uomo suo complice.

Analoga richiesta di intervento è pervenuta subito dopo da un’altra persona anziana, abitante in una frazione di Paesana, a cui la stessa donna prima descritta aveva tentato di portar via del denaro, non riuscendovi solo perché la vittima in quel momento non aveva contanti in casa.

Dopo circa mezz’ora, è giunta un’altra chiamata da parte di un uomo di 90 anni residente a Barge, derubato con le stesse modalità di circa 4.000 euro. Anche in questo caso gli autori venivano indicati come una donna e un uomo, fuggiti a bordo di un’utilitaria grigia.

Diramate le ricerche dei soggetti segnalati ed organizzati i posti di controllo lungo le principali direttrici della zona con diverse pattuglie delle Stazioni limitrofe e del Nucleo Operativo e Radiomobile, i due malviventi venivano intercettati e fermati nel Comune di Revello, al confine con la provincia Torino, dove stavano facendo rientro. I due, una coppia di coniugi, nomadi sinti dimoranti in un comune del pinerolese, sono risultati gravati da numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio, anche in danno di persone di minorata difesa. Condotti in caserma e sottoposti a perquisizione personale e veicolare, venivano trovati in possesso di alcune centinaia di euro in banconote di vario taglio, costituenti però solo una parte della refurtiva. Gli accertamenti esperiti riconducevano a loro la responsabilità degli episodi denunciati nell’arco della mattinata, consentendo anche di delineare l’esatto modus operandi da loro adottato. Nello specifico, mentre l’uomo attendeva in auto a breve distanza dalle abitazioni, la donna si presentava a casa degli anziani dichiarando di essere un’incaricata dell’ufficio postale del paese e cercando di carpire la fiducia della vittima prescelta informandola di un aumento della sua pensione, per ricevere il quale era però necessario verificare la genuinità di tutte le banconote in suo possesso, al fine di sostituire quelle dichiarate “fuori corso”. Allettata dalla prospettiva di una pensione maggiorata e rassicurata dalla falsa incaricata delle poste, la vittima reperiva il denaro custodito in casa consegnandolo alla donna, che una volta in possesso delle banconote invitava la persona ad esibire un documento di riconoscimento, per il perfezionamento delle operazioni. Approfittando quindi della momentanea assenza della vittima, la donna si dileguava rapidamente con il bottino in compagnia del complice.

Al termine delle operazioni di identificazione, i due soggetti sono stati pertanto denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa pluriaggravata.

Nei loro confronti è stato altresì emesso dal Questore di Cuneo un “foglio di via obbligatorio” con contestuale “divieto di ritorno” per tre anni nei comuni di Barge e Paesana.

Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in pregressi episodi di truffa o furto in abitazione ai danni di persone di minorata difesa.

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