“Le nuove direttive europee sul deflusso ecologico che, attraverso il decreto nazionale, impongono di rilasciare più acqua nei fiumi rischiano di compromettere la produzione agricola e il lavoro dei territori”.
Lo ha dichiarato il Senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega-Salvini Premier, in Commissione Agricoltura, al termine dell’audizione del Presidente di ANBI, Associazione Nazionale Bonifica e Irrigazione Vincenzi e del Direttore Gargano sull’affare assegnato relativo alla complessa applicazione del deflusso ecologico a partire dal 1º gennaio 2022.
Con “deflusso ecologico” si intende quanta acqua devono rilasciare le derivazioni idriche e in che modulazione nel tempo, per garantire un “buono stato ecologico”.
“Quello del deflusso ecologico è un tema particolarmente importante. Nei prossimi mesi si andrà a definire cosa occorre fare nel momento di criticità – ha dichiarato Bergesio durante l’audizione -. Mi richiamo a due aspetti sostanziali: quando c’è la siccità c’è una criticità, ma abbiamo visto quanta difficoltà ha l’Osservatorio idrografico del fiume Po a dichiarare questi stati di siccità. E noi non possiamo permetterci di perdere mesi di tempo perché vengano dichiarate delle zone con criticità a causa della mancanza di acqua”.
“L’altro grande tema è quello infrastrutturale – ha sottolineato il Senatore -. Ci sono risorse a disposizione. Ma queste risorse basteranno? Io credo di no. Perché collegato al tema delle risorse per le infrastrutture irrigue c’è il grande tema degli invasi, che è importantissimo”.
“L’uso dell’acqua per le persone è prioritario – ha concluso Bergesio -. Ma subito dopo viene l’utilizzo agricolo. Su questo tema vi ringraziamo perché grazie alla vostra azione stiamo riuscendo ad aprire varchi importanti su un tema che altrimenti rimarrebbe sempre sottotraccia”.