Dalla Regione oltre 85 milioni per riqualificare l’edilizia residenziale pubblica

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La Giunta regionale ha approvato la ripartizione di oltre 85 milioni di euro del programma “Sicuro, verde e sociale” legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che si propone di favorire l’efficientemento energetico, la riduzione del rischio sismico, la verifica statica, l’incremento del patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica.

L’obiettivo è la sostenibilità ambientale, e per raggiungerlo sono stati fissati paletti precisi e rigorosi: per conseguire un risparmio del 35 per cento del consumo medio ad alloggio oggetto di intervento è richiesto un incremento minimo di due classi energetiche per ogni edificio o alloggio proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di prestazione energetica ante e post intervento.

Le risorse sono così ripartite:

– al Piemonte Nord (province di Novara, Vercelli, Biella, Verbano-Cusio-Ossola) andranno 17.470.000 euro

– al Piemonte centrale (Città metropolitana di Torino) 47.500.000 euro

– al Piemonte Sud (province di Alessandria, Asti, Cuneo) 20.400.000 euro.

Il 60% di ciascuna somma è riservato alla corrispondente Agenzia territoriale per la casa.

“Questi 85 milioni – afferma l’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino – sono una fondamentale opportunità per le Atc e i Comuni per realizzare interventi attesi da anni. Ma occorre non perdere nemmeno un attimo, fare in fretta perché le regole sono ferree e anche un solo giorno di ritardo nel cronoprogramma può compromettere il finanziamento. È una grande iniezione di liquidità che si aggiunge ai finanziamenti già messi in campo dalla Regione e al prossimo sblocco dei fondi ex Gescal, che consentiranno di rendere assegnabili centinaia di alloggi che oggi necessitano di interventi di riqualificazione. Il mio obiettivo è: sfittanza zero, illegalità zero e occupazioni abusive zero. La casa è un diritto inalienabile, ma l’impegno della Regione, delle Atc e dei Comuni va conciliato con quello dei cittadini assegnatari per mantenere decoroso il bene pubblico, rispettandolo e curandolo come fosse proprio”.

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