Dalla Regione altri 2 milioni per il castello di Roddi

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Al castello di Roddi proseguono i lavori di riqualificazione che daranno una nuova vita al maniero e alla torre: Regione e Comune hanno infatti siglato, oggi, un accordo di programma per finanziare i lavori di restauro di uno dei più importanti patrimoni architettonici piemontesi sotto l’egida dell’Unesco. Saranno messi in sicurezza i collegamenti interrati del castello ma anche della torre: previsti anche interventi sulle parti affrescate a completamento di opere già iniziate e da portare a compimento, il cui costo ammonta a 2.050.000 euro di cui 2 saranno a carico della Regione e 50mila a carico del Comune di Roddi.

«Da sempre il comune di Roddi con il suo castello e l’Università dei cani da tartufo sono una attrazione turistica e una grande potenzialità per tutto il nostro territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Una potenzialità che finora era rimasta, però, inespressa. Per questo motivo, appena diventato presidente, ho voluto riprendere in mano l’accordo di programma che avevo ereditato e con l’amministrazione di Roddi abbiamo definito una modifica del progetto di rilancio del castello. L’Università dei cani da tartufo sarà un elemento centrale. È un unicum in tutto il mondo che sono certo porterà tantissimi turisti a Roddi e nel nostro Piemonte».

«Con l’accordo di oggi – ha aggiunto l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio – mettiamo un altro tassello per proseguire il percorso di valorizzazione dei nostri patrimoni: quello di Roddi in particolare presenta un livello di conservazione già eccellente ma che con ulteriori opere di manutenzione tornerà agli antichi splendori».

Presenti alla firma del protocollo, il sindaco di Alba, Carlo Bo, la presidente della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba Liliana Allena, e il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso. «Roddi – ha notato Carosso – non solo fa parte degli 11 comuni del vino Barolo ma è conosciuto per una particolarità unica: ospita l’Università dei cani da tartufo dove vengono addestrati per la ricerca del tubero più prezioso del mondo. Portare agli antichi fasti il Castello equivale ad attribuire al territorio un valore aggiunto che potrà far crescere l’industria del turismo».

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