ALBA – Il comitato promotore è formato da liberi cittadini che con l’aiuto e il sostegno importantissimo di un gruppo di giuristi di prim’ordine ha lo scopo di restituire la parola agli italiani. La posta in gioco è altissima e le persone comuni hanno troppo da perdere da questa assurda guerra. È proprio per questo che il comitato promotore unitario chiede a tutte le forze politiche, a tutti i partiti, a tutti i leader di qualsiasi associazione e comitato di fare un passo indietro, di non comparire ma di mettere invece a disposizione la propria forza militante per una grande causa condivisa in ogni angolo d’Italia. Ogni singolo cittadino, ogni singolo nucleo organizzato, ogni singola persona che abbia ancora a cuore il proprio senso critico anche tra chi finora non si è ancora speso direttamente, deve oggi sentirsi chiamato in causa a fare la propria parte,organizzando un proprio piccolo comitato per la raccolta firme in ogni città, in ogni paese, in ogni piazza, in ogni strada.
I quesiti referendari sono complessi ma il messaggio è chiaro: stop all’invio di armi, di mezzi e accaparramenti militari. Il terzo quesito riguarda la sanità: escludere dalla programmazione sanitaria nazionale i soggetti privati che possano introdurre interessi contrari all’interesse pubblico. L’obiettivo che si pone il comitato promotore è quello minimo di raggiungere 500 mila firme .
“Abbandoniamo personalismi – è questa la parola d’ordine dell’iniziativa refendaria – ed egoismi e cooperiamo per un obiettivo più alto. Noi, come cittadini, ce lo meritiamo”.