Crisi energetica: In Piemonte oltre 8.000 imprese sono ormai a rischio chiusura

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In Piemonte oltre 8mila imprese del commercio e turismo sono a rischio chiusura per il caro Bollette. E’ quanto denuncia Confesercenti Piemonte, che ha inviato una lettera ai parlamentari locali chiedendo di farsi interpreti nei confronti del Governo di un’istanza per avere un intervento immediato. Altrimenti, le conseguenze saranno drammatiche nei prossimi mesi, anche sul piano occupazionale. «Si tratta – premette Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – di una valutazione prudenziale, ma già così si tratta di un numero enorme, che significa anche la perdita di circa 25.000 addetti. Sappiamo che il Parlamento è sciolto e il governo è dimissionario, ma le imprese non possono attendere i tempi della politica: aspettare le elezioni e il nuovo governo sarebbe troppo tardi. Abbiamo bisogno di provvedimenti urgenti e il governo deve ascoltare le imprese. Si deve agire ora, innalzando dal 15% al 50% il credito d’imposta sui consumi ed estendendo tutte le misure anti-rincari alle aziende che hanno contratti al di sotto della soglia dei 16,5 Kwh: alberghi, ristoranti e negozi».

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