Crimininalità in città: proseguono i controlli della Polizia a Cuneo

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La questura di Cuneo fa sapere in una nota che «continua l’attività per attuare una sistematica strategia di contrasto all’illegalità» nella zona limitrofa alla stazione ferroviaria di Cuneo, in Corso Giolitti, via Meucci, via Silvio Pellico, il cosiddetto «quadrilatero».

Nel pomeriggio di giovedì 24 novembre le forze di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale hanno ripetuto il servizio straordinario coordinato già effettuato venerdì 11 novembre. Sono state impiegate oltre 100 unità di personale, in uniforme e in abiti civili, con l’ausilio di unità cinofile e di specialisti del nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) e del gruppo Carabinieri forestale di Cuneo.

«I due controlli straordinari dell’11 novembre e del 24 novembre – prosegue la nota – fanno parte di un ampio progetto che pone particolare attenzione alla vigilanza di quel quartiere, pianificato con numerose riunioni dei “Comitati provinciali di ordine e sicurezza pubblica” per una sinergica risposta da parte delle forze di polizia al perdurare della presenza di numerose persone, perlopiù extracomunitari, le cui condotte illecite contribuiscono a determinare ampia eco mediatica, che alimenta il senso di insicurezza dei cittadini della zona».
Nel corso dei due servizi sono state controllate più di 400 persone e 15 esercizi pubblici. I controlli hanno portato alla chiusura di uno di questi esercizi e alla constatazione di violazione delle norme igienico-sanitarie e di irregolarità amministrative, sanzionate per un importo di 56.000 euro.

Con l’ausilio della Polizia Ferroviaria si è proceduto anche al sistematico controllo di una quarantina di treni in arrivo e in partenza dalla stazione ferroviaria.

È stato arrestato S.Y., venticinquenne cittadino del Gambia senza fissa dimora, noto agli uffici della polizia per attività di spaccio nel centro città, poiché inottemperante alla misura del divieto di dimora in Cuneo. Inoltre è stato indagato in stato di libertà J.L., un altro cittadino del Gambia senza fissa dimora e tre cittadini extracomunitari per ubriachezza molesta.

«La vigilanza dell’area cosiddetta “Quadrilatero”– continua la Questura – viene regolarmente svolta dalla polizia che nell’anno in corso ha effettuato con cadenza almeno bisettimanale ben 35 servizi straordinari con impiego, oltre che del personale della Questura, anche degli equipaggi del Reparto Prevenzione Anticrimine di Torino, Unità Antidroga della Questura di Torino, Guardia di Finanza di Cuneo e la collaborazione della Polizia Municipale».

Si apprende inoltre che nel tardo pomeriggio di martedì scorso, durante uno di questi controlli, si è proceduto all’arresto per rapina di S.M., 26enne senegalese.

Sempre martedì, appena si sono verificate le condizioni per poter procedere, l’ufficio immigrazione ha immediatamente eseguito l’espulsione di M.A., pluripregiudicato, di cittadinanza Ghanese, definito dalla Questura «particolarmente aggressivo sia nei confronti dei passanti nell’area in questione, sia nei confronti degli operatori delle Forze dell’Ordine intervenuti più volte su richiesta dei cittadini».

«La presenza delle forze dell’ordine nella zona – prosegue la nota – è quotidiana e viene assicurata, alternativamente, da operatori in uniforme della polizia e dei carabinieri nelle fasce orarie serali, segnalata come maggiormente frequentata da persone con atteggiamenti sospetti o potenzialmente pericolosi».

Tutti i giorni gli uffici investigativi della Squadra mobile e del Nucleo investigativo Carabinieri assicurano una costante presenza volta ad individuare “utili spunti di indagine” in materia di lotta al traffico di stupefacenti e la polizia municipale è presente in zona con un ufficio distaccato. «Nel corso di ogni servizio ordinario e straordinario – spiegano ancora – si procede all’accompagnamento in Questura di alcuni cittadini extracomunitari per la verifica della regolarità delle loro posizioni sul territorio nazionale. Gli approfondimenti eseguiti presso l’ufficio immigrazione in merito alla posizione sul territorio nazionale degli extracomunitari, evidenziano che la quasi totalità di essi è senza fissa dimora, in attesa di riconoscimento dello stato di rifugiato da parte della commissione competente. Sono pertanto persone che per il loro status non possono essere espulse».

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