Crescono i nuovi poveri in Piemonte 40 mila famiglie in difficoltà a causa del Covid

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L’emergenza Covid ha fatto salire a 5,6 milioni in Italia le persone in povertà assoluta, un milione in più in un anno con il record negativo dall’inizio del secolo. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Istat relativi al 2020 divulgata in occasione dell’ultimo rapporto dell’Ilo, l’Organizzazione internazionale per il Lavoro secondo il quale la pandemia da Covid-19 ha fatto precipitare nella povertà oltre 100 milioni di lavoratori, colpendo soprattutto America Latina, Europa e Asia centrale.  In Italia più di una famiglia su quattro (28,8%) ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente e il deterioramento della situazione economica ha colpito di più le regioni ricche del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%) rispetto al Mezzogiorno (27,7%).

Tra le regioni del nord, il Piemonte ha registrato 40 mila famiglie in più in povertà  nel 2020, secondo i dati di Demoskopica e, a fine 2020, la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è fermata a 2.430 euro, in calo rispetto al 2019 del -4,8% (-123 euro), di poco al di sotto dei livelli raggiunti nel 2016, come dimostrano i dati della Camera di commercio di Torino. Nel 2020 sono state le spese non alimentari a determinare l’arretramento dei consumi: con 2.016 euro registrano infatti un calo del –6,3% rispetto al 2019. Si tratta in assoluto della flessione più consistente registrata negli ultimi 10 anni. Continuano a crescere, invece, le spese alimentari (+3,2%), arrivando a rappresentare il 17% del totale della spesa (era il 15,7% nel 2019). Nel 2020 si conferma dunque la modifica del paniere delle famiglie torinesi: i consumi vedono una crescita forzata solo nei beni essenziali, a scapito di quasi tutte le spese voluttuarie.

“Fra i nuovi poveri – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, ha partecipato a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. Coldiretti Piemonte con Campagna Amica fin dall’inizio della pandemia ha svolto una grande operazione di solidarietà in tutte le province piemontesi: basti pensare che solo negli ultimi 3 mesi ha donato oltre 60 mila chili di cibo alle famiglie più bisognose, con il meglio del Made in Italy per garantire un pasto di qualità”.

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