«Si tratta di una cura – spiega Icardi – da praticare in un ambulatorio specializzato o in ospedale, ma l’aspetto fondamentale rimane la corretta e tempestiva interazione tra il sistema di medicina territoriale e gli ospedali. Una strategia che in Piemonte sta producendo risultati molto incoraggianti».
Il primario delle Malattie Infettive dell’ospedale alessandrino, Guido Chichino, riferisce che in serata si è presentato al Dea un paziente con sintomatologia sospetta per coronavirus. Gli esami hanno confermato la diagnosi e la mattina dopo il paziente è stato arruolato per il trattamento con gli anticorpi monoclonali. Il farmaco, Bamlanivimab, è autorizzato dall’Aifa, e la sua somministrazione è avvenuta con successo senza problemi. Il paziente infatti è già stato dimesso.
Nell’Azienda ospedaliera di Alessandria è stato creato un registro per il monitoraggio di questi trattamenti.