Coronavirus: segnalato un caso anche in Piemonte, situazione sotto controllo

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Un caso accertato a Torino e altri quindici sospetti nel resto del Piemonte, per i quali si aspetta il responso del tampone. Il contagiato è un 40enne ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia. L’uomo ha un po’ di febbre, ma la sue condizioni sarebbero buone. L’uomo è venuto in contatto con le persone contagiate in Lombardia. Nei confronti dei suoi familiari e dei medici che lo hanno soccorso sono state applicate le misure di prevenzione previste.

L’Assessorato alla sanità del Piemonte ha predisposto un servizio per fare il tampone a domicilio“. Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio, il quale ha sottolineato che “affollare i pronto soccorso degli ospedali sarebbe deleterio”.

Sulla questione Coronavirus interviene anche l’Europarlamentare Gianna Gancia: “Di fronte all’emergenza Coronavirus, con 70.000 casi accertati nel mondo, 67 in Europa di cui più di 20 in Italia, che ci costringe a  piangere già due morti e con numeri in costante aumento, l’Unione europea non può limitarsi ad essere spettatore. La semplice sospensione temporanea di Schengen, però, rischierebbe di  decretare la fine del progetto europeo: questa soluzione sarebbe una resa politica da parte dei leader europei. Rifugiarsi nella paura non servirà a niente se non si predispone un piano organico a livello europeo, con un’organizzazione chiara e misure comuni, basate sull’evidenza scientifica e non sull’isteria collettiva. I leader dell’Unione mettano da parte particolarismi e agiscano con coraggio: si convochi immediatamente un Consiglio europeo straordinario per dare il via libera con rapidità a un piano comune. Perdere tempo è colpevole”. Lo scrive in una nota Gianna Gancia, europarlamentare della Lega.

Nel frattempo anche  Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, esprime la sua vicinanza a tutti i colleghi infermieri e professionisti della salute che in queste ore con grandissima abnegazione e grande professionalità stanno affrontando in tutto il Piemonte questa situazione, mettendo tutte le loro capacità e anche il rischio per la loro salute al servizio della comunità e dei pazienti.

Chiediamo nel contempo alla Regione di garantire al personale sanitario tutte le tutele previste dalla legge, di informarlo adeguatamente e di vigilare sulla corretta e tempestiva applicazione dei protocolli messi a punto dal Ministero sulle misure di alto contenimento e sulla loro sicurezza.

Invitiamo poi la popolazione a non cedere al panico, a non sovraffollare i Pronto Soccorso, ma ad affidarsi alle procedure previste per questi casi, unica ed efficace strategia per circoscrivere l’emergenza.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up chiede che la Regione “Garantisca la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti connessi con il lavoro, inclusi i rischi riguardanti i gruppi di lavoro esposti a particolari situazioni.

Riceviamo segnalazioni relative a scarsità di materiali e attrezzature anche per proteggere gli operatori di primo soccorso: chiediamo alla Regione di intervenire efficacemente anche in questo campo. Tutelare chi aiuta i pazienti ed è sempre in prima linea è il primo passo per rendere efficace il piano di intervento per arginare il contagio da Coronavirus.

I colleghi infermieri, come sempre, sono pronti per questa difficile prova, a loro va tutta la mia vicinanza per le difficoltà soltanto immaginabili che vanno ad affrontare.

In queste ore deve avere la meglio la serietà e la concretezza, senza allarmismo e senza panico”.

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