Colle dell’Agnello, sottoscritta la convenzione tra la Granda e la Francia per la gestione della viabilità

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La Provincia ha aperto giovedì 1 giugno, come annunciato, l’ultimo tratto di strada provinciale 251 del colle dell’Agnello in alta valle Varaita. Sono saliti in quota per l’occasione alcuni sindaci della valle, tra cui il consigliere provinciale delegato Silvano Dovetta che ha seguito personalmente tutte le fasi della riapertura.

 

E per il colle dell’Agnello è arrivato ieri 31 maggio dal Consiglio provinciale anche il via libera unanime per la convenzione con le autorità francesi di un protocollo operativo tra Provincia di Cuneo e Département des Hautes Alpes per la gestione della viabilità del colle. L’accordo è frutto di un lungo lavoro di confronto e rientra nel programma Alcotra che ha approvato, tra le altre cose, la strategia, il progetto di coordinamento e comunicazione del Piter “Terres Monviso” e i due progetti Ris(k) presentati dalla Communauté de Communes du Guillestrois et du Queyras (Ccgq) in qualità di capofila, e dai partner Dipartimento delle Hautes Alpes e Regione Piemonte (con i soggetti attuatori Provincia di Cuneo e Unione Montana Valle Stura).

Tra gli obiettivi del progetto è previsto il miglioramento della sicurezza della viabilità transfrontaliera attraverso la creazione di un sistema informativo per l’utenza e l’istituzione di rapporti istituzionali finalizzati ad una migliore gestione operativa dei valichi transfrontalieri. Per quanto riguarda la viabilità coinvolta, per la parte italiana è interessata la Strada Provinciale 251 del Colle dell’Agnello, gestita dalla Provincia di Cuneo e per la parte francese la Route Departemental 205 T, gestita dal Département des Hautes Alpes.

Nel protocollo rientra il progetto di installare medesime strutture di comunicazione su entrambi i lati dei territori(ad esempio pannelli a messaggio variabile lungo la valle e applicativi automatici da installare su telefonia mobile). consulenza tecnica specialistica esterna in tema valanghivo per i prossimi tre anni necessaria per poter gestire in sicurezza le fasi di apertura e chiusura del colle, aumento dei sistemi di monitoraggio dedicati sui siti valanghivi più importanti per consentire di ottimizzare l’iter decisionale e rendere più fruibile il colle da entrambi i versanti.

Il Consiglio provinciale del 31 maggio ha anche approvato all’unanimità la Carta Climatica Transfrontaliera, autorizzando il presidente Luca Robaldo a sottoscriverla. Il documento, illustrato dal consigliere delegato Dovetta e al quale aveva lavorato il consigliere provinciale massimo Antoniotti, è già condiviso con i partner del progetto Alpimed Clima quale risultato del progetto europeo che intende sostenere un’evoluzione virtuosa nella gestione del territorio transfrontaliero adottando il criterio della responsabilità ambientale del territorio, promuovendo pratiche agricole e forestali sostenibili, turismo, pianificazione dell’edilizia e mobilità sostenibili, transizione energetica, gestione della risorsa idrica, protezione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, gestione dei rifiuti e attività di sensibilizzazione.

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