Coldiretti: scegliere cibo made in Piemonte per una sana alimentazione

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Obesità e povertà convivono. Accanto ai bimbi obesi, infatti, ci sono quasi mezzo milione (453mila) di under 15 anni che hanno avuto bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare durante l’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il secondo rapporto sulla malnutrizione infantile della Ong Helpcode, che evidenzia come un bambino sui tre in Italia sia obeso o sovrappeso.

In Piemonte, problemi di obesità per un bambino su quattro, dai dati della Federazione Italiana Medici Pediatri e della Società Italiana di Pediatria, ma dall’altro lato ci sono 70 mila famiglie che, secondo l’Osservatorio Caritas Torino, non riescono neppure a pagare i farmaci.

“Accanto al problema della sicurezza dell’approvvigionamento c’è – Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – quello dei disordini alimentari che riguarda molti adolescenti, dall’obesità all’anoressia. Spesso, le famiglie in crisi economica optano per la spesa nei discount: il problema è che dietro la spesa low cost si nascondono spesso ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi. Molte volte nei discount i prodotti provengono dall’estero dove le regole ed i controlli sulla qualità sono ben diversi rispetto all’Italia, a discapito della salute dei consumatori. Per assicurare una migliore alimentazione ma anche per educare le nuove generazioni è importante privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza. A livello nazionale, infatti, siamo impegnati nel progetto Educazione alla Campagna Amica che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Coldiretti Piemonte – concludono Moncalvo e Rivarossa – è stata pioniera, già quasi 10 anni fa, nel far inserire all’interno dei capitolati delle mense le produzioni delle imprese agricole del territorio e delle cooperative associate a UeCoop, tanto che in varie mense scolastiche ed ospedali si trova cibo di qualità come ortaggi, frutta, carne, latticini e prodotti dell’allevamento per una fornitura totale, nell’ultimo anno, di quasi 4 milioni di Kg ed un fatturato di circa 5 milioni di euro”.

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