Coldiretti Piemonte-PSR 2023-2027: semplificare e dare priorità ai giovani

0
32

Al via la nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte per il periodo 2023 – 2027, con una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro.

 

“Da un lato un avvio con tempistiche positive per dare alle imprese una certa continuità rispetto agli impegni agro-ambientali ed al benessere animale, così da rispondere ai principali obiettivi fissati dalla nuova PAC, con i primi bandi che è previsto verranno aperti a partire da aprile 2023. Dall’altro sono eccessive, ben 50, le tipologie di interventi che la Regione intende attivare nel corso dei cinque anni, alcuni oltretutto con una dotazione finanziaria piuttosto limitata – commentano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –, per cui monitoreremo con attenzione la relativa ricaduta ed efficacia, soprattutto in riferimento all’effettiva attuazione di una maggiore semplificazione applicativa. Nel complesso, infatti, si è lavorato troppo in continuità con il precedente Programma di Sviluppo, peraltro già simile a quello passato, per cui non si riscontra un’effettiva discontinuità, tanto che ora è fondamentale predisporre modifiche da presentare, al più presto, al Ministero per avere approvazione da Bruxelles già nei prossimi mesi rispetto a varie questioni: dalle priorità per i giovani imprenditori, alle misure per il miglioramento aziendale, fino all’agroindustria. Rispetto a quest’ultimo ambito, infatti, manca completamente il riferimento al Decreto Legislativo sulle pratiche commerciali sleali, nonostante uno degli obiettivi principali sia quello di migliorare la posizione delle imprese agricole nella filiera. Parallelamente – proseguono Moncalvo e Rivarossa -, sarebbe stata necessaria una maggiore integrazione tra gli ambiti di intervento: agricoltura, montagna e foreste, con lo scopo di definire una progettualità più ampia soprattutto in relazione a aree di intervento aventi una rilevanza trasversale, come nel caso dell’emergenza idrica. Le risorse stanziate, 35 milioni, sono state messe a disposizione dall’assessorato all’Agricoltura, ma la condizione di criticità che si prospetta avrebbe dovuto vedere un impegno diretto anche da parte degli altri assessorati. Il nostro territorio è per il 38% coperto da foreste è, quindi, assurdo e poco lungimirante non sostenere il ricambio generazionale e la creazione di nuove imprese agroforestali. Dovrebbe essere un obiettivo fondamentale da perseguire per sviluppare il tessuto imprenditoriale e creare un’effettiva filiera locale di valorizzazione del legno. Numerose risorse sono destinate ai GAL, Gruppi di azione locale, che non in tutti i casi, nel corso dell’ultima programmazione, hanno attivato azioni ad effettivo supporto delle imprese agricole e alla loro diversificazione. Per questo chiediamo che una quota significativa di tale plafond venga riservato per sviluppare, a livello territoriale, progetti riguardanti le infrastrutture idriche, dando priorità a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui