Coldiretti Piemonte: no fotovoltaico a terra fermare speculazioni e consumo di suolo

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E’ necessario salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale fermando le speculazioni ed il consumo di suolo con impianti fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola. E’ quanto ha affermato Coldiretti in occasione dell’incontro con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

 

“Va sostenuto un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste, come ad esempio con le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra, che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Nel 2021 Coldiretti Giovani Impresa aveva lanciato la petizione per dire «Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo» proprio a tutela del suolo agricolo, chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra. E’ urgente, quindi, una evoluzione normativa a livello nazionale e regionale che fermi le speculazioni in atto sui terreni agricoli per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, fornisca criteri chiari per gli impianti agrivoltaici e renda prioritario il sostegno pubblico alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati e nelle aree industriali dismesse. Occorre anche considerare – concludono – la produzione di crediti di carbonio da parte delle imprese agricole e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese. Il carbon farming, infatti, rappresenta un’altra voce di reddito potenziale per gli agricoltori che deve essere resa disponibili attraverso scelte amministrative chiare e semplici”.

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