Coldiretti Piemonte, A Pasqua vince la cucina della tradizione

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Sono circa 6 milioni gli italiani e i turisti stranieri che pranzeranno fuori a Pasqua in un ristorante o in un agriturismo, per approfittare del ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid ma anche per rilassarsi a tavola senza dover cucinare o accogliere ospiti. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti sulle previsioni per la domenica pasquale che evidenziano la ripresa completa delle attività per le 336mila imprese attive nella ristorazione, secondo Fipe, ma anche negli oltre 25mila agriturismi presenti lungo lo Stivale dopo i periodi difficili della pandemia.

 

Non manca, però, chi preferisce mettersi ai fornelli e così nelle case piemontesi si pensa al menù di Pasqua e non mancano le uova, con i consumi che, nell’intera settimana santa vedono un aumento fino al 15% e che arrivano a circa 30 milioni per preparazioni di ogni tipo: dai dolci, agli antipasti, come le tipiche uova ripiene, fino agli addobbi casalinghi.  Le uova sono le vere regine della Pasqua spinte anche dagli ultimi studi che le riconoscono come un alimento sano, equilibrato e “taglia grassi”. Un uovo medio contiene solo 78 kcal, ma il suo contenuto proteico elevato è pari a 6,5 grammi, ovvero il 13% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Le uova si qualificano inoltre come fonte di Vitamina A e B12. Come non manca la carne ovicaprina cucinata in vari modi: dall’agnello al forno al capretto alla brace, fino al cosciotto di agnello con le castagne e allo spezzatino di pecora. In Piemonte la filiera ovina conta 122 mila capi per oltre 2 mila aziende, quella caprina più di 67 mila capi e oltre 3 mila aziende.

 

“Continua ad esserci una tendenza alla cucina della tradizione pasquale o in agriturismo o direttamente a casa per chi sceglie di mettersi ai fornelli anche per abbattere i costi spinti alle stelle dal caro prezzi – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Dalla carne alle uova, il consiglio è di scegliere i punti vendita aziendali e i mercati di Campagna Amica in Piemonte per portare in tavola solo cibo genuino, fresco e di sicura provenienza. Le uova Made in Piemonte, oltretutto, godono di un sistema di etichettatura all’avanguardia: tramite la stampigliatura sul guscio, sono state tra i primi alimenti ad avere la tracciabilità grazie al sistema che consente di risalire, ad esempio, al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie) e allo Stato in cui sono state deposte (es. IT). Un metodo che dà ulteriore garanzia ai consumatori che cercano sempre di più la tracciabilità di ciò che acquistano e portano in tavola”.

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