«Dobbiamo impegnarci a praticare l’esercizio della memoria – ha sottolineato Cirio – perché la modernità e la tecnologia non ci aiutano a ricordare. Oggi per sapere qualcosa basta scrivere una parola e dare un click. Manca il percorso della ricerca che non viviamo più nella nostra quotidianità. Quando l’emergenza sarà superata faremo vivere al nostro Piemonte una Giornata della Memoria più viva, forte e partecipe, coinvolgendo ancora di più le nostre scuole e favorendo lo studio della nostra storia recente».