Cirio inaugura “stanza degli abbracci” in casa di riposo

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E’ un abbraccio “di plastica”, ma è meglio del nulla a cui sono stati costreti per lunghi mesi gli ospiti della casa di riposo Don Garneri a Carrù. Qui la prima di sette “stanze degli abbracci”,  acquistate e donate da Anteas, l’organizzazione dei pensionati della Cisl, Consorzio socioassistenziale del Cuneese e Fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa, ha preso servizio questa mattina. Resterà a Carrù fino a mercoledì, dando la possibilità di incontrare di nuovo i parenti in modo protetto a tutti i 60 ricoverati. Poi farà tappa in altre strutture per gli anziani a Govone, Dogliani, Beinette, Peveragno. Per averne una basta prenotarsi: sono 140 le Rsa in Granda e le stanze degli abbracci (costano in media 2.600 euro l’una) saranno itineranti.
Si tratta di gonfiabili con ingressi separati e autonomi per ospiti e visitatori, in un ambiente suddiviso in due aree da una membrana trasparente, realizzata in materiale lavabile e disinfettabile. Ogni stanza va sanificata dopo l’uso. Questa mattina anche il presidente della Regione Alberto Cirio ha fatto visita alla Rsa di Carrù. E, parlando in dialetto piemontese con un ospite, ha spiegato: «Sulle case di riposo oltre al presente, con soluzioni come questa, dobbiamo guardare al futuro e alla loro sostenibilità economica. Per questo la Regione ha stanziato 41 milioni mirati per queste realtà. Sono risorse che abbiamo comunque destinato alle case di riposo in parte legate ai risparmi per i minori posti letto occupati».

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