Cia Cuneo ora ha uno sportello di consulenza riservato a quanti si occupano di apicoltura

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Se c’è un mondo ordinato, con regole precise, dove tutti sanno cosa devono fare è quello delle api. Un meccanismo sempre perfetto, anche se dall’esterno pare il regno della confusione totale. In un alveare, attorno all’ape regina, lavorano 50-60.000 operaie durante la stagione produttiva, che diventano 15-20.000 nel periodo invernale di “riposo”. Il lavoro delle api fa bene alla salute delle persone grazie soprattutto alla produzione del miele, ma pure del polline, della pappa reale e della propoli. Inoltre, l’azione del prezioso insetto è fondamentale per la tutela dell’ambiente, della natura e il mantenimento della biodiversità.

Da fonti regionali, in Piemonte gli apicoltori professionisti titolari di un’azienda agricola e quelli impegnati nell’attività a livello amatoriale, in regola con il censimento, risultano essere 5.700, con 211.000 alveari. In provincia di Cuneo, raggiungono quota 1.400, con 5.000 alveari.

Quindi, un settore importante dal punto di vista economico, produttivo e ambientale e a livello di persone impegnate a lavorarci. La Cia Cuneo, da tempo sensibile alla preziosa risorsa che il comparto rappresenta per tutti e ai problemi che, lo stesso, deve affrontare ogni giorno, da alcune settimane, anche sotto la spinta determinata del direttore provinciale, Igor Varrone, ha aperto uno sportello di consulenza sull’apicoltura negli uffici di Saluzzo, in piazza Garibaldi 25. Servizio al quale possono fare riferimento le aziende dell’intera “Granda”. Il referente dello sportello, aperto il mercoledì dalle 8.30 alle 12.30, è il tecnico Moreno Dutto. Ne abbiamo parlato con il responsabile provinciale Cia dell’assistenza tecnica in campo, Maurizio Ribotta.

Il percorso portato avanti con Aspromiele

Sottolinea Ribotta: “In realtà, l’interessamento concreto della Cia all’apicoltura è partito già alcuni fa attraverso la collaborazione instaurata con Aspromiele che associa numerose aziende piemontesi del settore. E’ stato portato avanti insieme un progetto di bio-monitoraggio ambientale con le api, posizionando gli alveari in frutteti, vigneti e noccioleti per capire come era in quel momento la situazione e come si è poi evoluta nei periodi seguenti”.

Cosa è emerso? “I dati raccolti, forse in modo persino inaspettato, ci hanno fatto comprendere che l’ambiente nel quale viviamo è migliore di quanto si pensi. Bisogna, però, gestire bene tutti gli aspetti di cui è costituito. Ci mancano ancora delle conoscenze e, da questo punto di vista, il percorso di studio, sempre attivo, potrà darci altre risposte”.

Lo sportello Cia

A curare lo sportello per le aziende è il tecnico Moreno Dutto: entomologo di notevole esperienza e preparazione. Il servizio di assistenza riguarda gli aspetti più tecnici del settore come, ad esempio, la gestione di un alveare e di un apiario e il nomadismo. Inoltre, c’è l’obiettivo di fornire la consulenza sui problemi che possono nascere nell’ambito del rapporto di convivenza tra apicoltori e agricoltori e in condizioni di particolari controversie.

Spiega Ribotta: “Il mondo dell’apicoltura sta vivendo un equilibrio ambientale molto precario a causa dei cambiamenti climatici, che stanno creando notevoli difficoltà alla sopravvivenza delle api e alle loro produzioni: soprattutto il miele. La convivenza serena, seppure delicata, tra apicoltori e agricoltori è assolutamente possibile, ma richiede attenzione da entrambe le parti. Quindi, attraverso il servizio, vogliamo dare al settore le informazioni per gestire al meglio la parte produttiva e accompagnarlo nel percorso di dialogo con gli agricoltori”.  

I problemi climatici per l’apicoltura

Dice Ribotta: “Le gelate primaverili e la siccità estiva degli ultimi anni, con le fioriture praticamente assenti, hanno comportato per gli apicoltori almeno un paio di problemi: la mancata produzione di miele e il dover nutrire le api che non riuscivano a trovare il nettare per autosostenersi. Un periodo davvero critico da gestire”.

La convivenza tra apicoltori e agricoltori

“Lo sportello – afferma Ribotta – intende avvicinare ulteriormente i due mondi. Il rapporto sta cambiando e, negli ultimi anni, è migliorato molto. Ma tutto il servizio di assistenza tecnica della Cia ha sempre avuto comunque come obiettivo quello di sensibilizzare gli agricoltori alle buone pratiche nell’ambito dei trattamenti fitosanitari. Che vanno fatti, ma fatti bene e con giudizio, per ottenere la massima tutela dell’ambiente e di tutto quanto ci ruota attorno e, quindi, anche delle api”.  

Il ruolo essenziale svolto dalle api

Conclude Ribotta: “Le api, attraverso le impollinazioni incrociate tra le varie specie vegetali, svolgono un ruolo essenziale per  il proseguimento della vita. Anche quella dell’uomo. Inoltre, le loro produzioni, in un’annata senza gravi problemi, costituiscono un’importante risorsa economica. Di conseguenza stiamo lavorando e lavoreremo per tutelare il comparto, con l’augurio di riuscire a dargli un rinnovato vigore”.   

Informazioni

Tutte le aziende della provincia di Cuneo interessate a ottenere una consulenza sull’apicoltura possono fare riferimento alla Cia Saluzzo: 0175 42443; referente tecnico castanicoltura, Moreno Dutto: m.dutto@cia.it; responsabile provinciale consulenze in campo, Maurizio Ribotta: m.ribotta@cia.it, 334 6954070.

 

 

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