Cia Cuneo, le regole per una corretta gestione dei trattamenti fitosanitari che tuteli le api

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E’ arrivata la primavera. Con l’inizio della nuova stagione e delle fioriture delle specie vegetali, coltivate e spontanee, si avvia anche l’attività degli insetti impollinatori i quali rappresentano dei validi alleati nel contenimento dei parassiti dannosi che colpiscono le colture. Tra i più importanti per la loro azione negli agrosistemi ci sono le api. Ma le api vanno tutelate, prestando molta attenzione alle pratiche adottate per i trattamenti fitosanitari delle coltivazioni. Ne abbiamo parlato con Maurizio Ribotta: responsabile provinciale della consulenza tecnica in campo di Cia Cuneo.  Dice: “I trattamenti con insetticidi sono assolutamente vietati nelle fasi precedenti, in quelle durante e in quelle dopo la fioritura in quanto pericolosi per gli insetti utili. Sempre in fioritura, ma solo in caso di accertata necessità, si possono utilizzare quei fungicidi che non presentino in etichetta frasi di rischio riguardanti le api. Poi, bisogna porre cautela ai trattamenti pure negli altri periodi del percorso di vita degli insetti e delle piante. Come? Precedendoli sempre con lo sfalcio delle erbe eventualmente fiorite sotto la chioma delle piante coltivate”.

Ma non solo. “Molta attenzione va posta alle fioriture circostanti il frutteto, il vigneto, il noccioleto e alla presenza di alveari nelle vicinanze. Inoltre, è sempre necessario adottare tecniche di irrorazione capaci di ridurre e annullare il rischio di deriva della nube prodotta”.

 

 

Le buone pratiche da adottare

Quali sono le buone pratiche per la corretta gestione dei trattamenti fitosanitari? Sono tante e a elencarle è ancora Ribotta. Utilizzare solo prodotti autorizzati allo scopo e cercare di sostituire quelli più tossici con altri meno pericolosi: nel concreto usare formulati a basso impatto ambientale e selettivi per gli organismi utili. Effettuare i trattamenti solo dopo aver accertato la reale esigenza degli stessi. Verificare lo stadio di sviluppo delle avversità da combattere e della coltura, agendo nella situazione più sfavorevole rispetto alla presenza di parassiti o di agenti patogeni. Controllare le modalità di azione del prodotto, il suo spettro di azione e la sua selettività. Prima di iniziare il trattamento leggere sempre l’etichetta di quanto viene utilizzato e attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate. Non trattare in presenza di bambini, estranei, animali, nelle ore più calde della giornata o in quelle piovose e nei periodi ventosi per evitare l’effetto di deriva del prodotto. Fare attenzione che la nube prodotta non esca dall’appezzamento irrorato investendo case, strade, giardini, corsi d’acqua e colture confinanti. Avvertire dell’esecuzione del trattamento le persone che potrebbero venirne coinvolte. Sistemare cartelli ai bordi dei campi trattati per segnalare la presenza di sostanze tossiche in cui ci sia scritto che è pericoloso toccare la vegetazione. Annotare tutte le informazioni relative ai trattamenti effettuati sul modulo del quaderno di campagna: la registrazione è obbligatoria entro un mese dal trattamento.

 

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