Chiesa Veneria a Bra, ultimo appello: restauri o addio affreschi

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Servono 200mila euro per realizzare almeno la prima e più urgente parte dei restauri della cappella della Veneria a Bra. La stima è dell’arch. Marco Tromba che ha donato un progetto d’intervento alla Parrocchia proprietaria, quella di S. Antonino. Di qui è partito un appello ai fedeli perché chi può contribuisca mentre l’Unità pastorale si sta attivando alla ricerca di finanziamenti.

Già nel 2016 sul “Corriere” avevamo segnalato il degrado di questa chiesetta dedicata all’Assunta e chiusa ormai da un lustro.Il trascorrere inutilmente di altro tempo, potrebbe rivelarsi esiziale.

Misconosciuta ai più, stretta tra due palazzi lungo via Cuneo, la Veneria è stata predecessore dell’attuale S. Antonino.La sua realizzazione data alla seconda metà dell’XI secolo, quando la marchesa Adelaide di Susa donò quel territorio all’abbazia di Bobbio (Piacenza). Furono i monaci a commissionare gli affreschi, il tesoro che purtroppo soltanto più in parte conserva la Veneria.

Tromba: «200mila euro dovrebbero bastare a “congelare” la situazione evitando che quel che resta del ciclo pittorico, unio nel suo genere, vada perduto». Ma l’intera costruzione reclama cure: il pronao sfiorato dal continuo traffico di auto e camion è puntellato, una colonna risulterebbe pericolante e smottamenti di terreno si sono registrati sulla retrostante scarpata verso la trincea dei binari ferroviari per Cherasco.

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