CHERASCO – E’ durata poco, assai meno del previsto, è ferma ormai da anni e non ripartirà. Lo ha annunciato in Consiglio comunale il sindaco Carlo Davico per la maxi-cava di Cascina Marinetta a Cherasco. Un intervento esteso su decine di migliaia metri quadri nella vallata del torrente Stura verso frazione Roreto, che nel 2014 quando fu concesso aveva fatto molto discutere: per l’impatto paesaggistico e su terreni coltivabili che dovrebbero riprendere tutti tale destinazione. Rispondendo a una interrogazione orale di Domenico Panero del gruppo di minoranza Nuova Cherasco, Davico ha infatti confermato che la ditta titolare del permesso d’estrazione di tout-venant l’ha sfruttato minimamente, non l’ha rinnovato e anzi ha avviato l’iter burocratico per dismetterlo. «Questo esito dovrà perfezionarsi col ritombamento (ripristini con terra di riporto, ndr) degli scavi. Come per l’autorizzazione iniziale, la competenza è della Provincia» – ha precisato Davico. E ha concluso: «Quei terreni ritorneranno agricoli e a noi va benissimo così».
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