Cherasco: «La casa di riposo contenta di aver ceduto le cucine»

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Un’immagine di repertorio di parte dell'“Ospedale”, la Rsa cheraschese

CHERASCO«Gli ospiti sono soddisfatti» e per questo la casa di riposo “Ospedale” ha deciso di «consolidare la partnership con la cooperativa Ge­sac» esternalizzandole dallo scorso settembre la preparazione dei pasti e il servizio refezione. Così, ieri sera in Consiglio comunale, il sindaco Carlo Davico ha risposto alla minoranza di “Nuova Cherasco”. Essa con un’interrogazione ha chiesto una relazione «sugli ultimi 18 mesi di gestione, se ci siano stati miglioramenti e peggioramenti» e un’indicazione «sul futuro dei lavoratori» della residenza sa­nitaria assistita. Implicitamente il riferimento era a quelli delle cucine protagonisti di una battaglia con accenti anche clamorosi (si erano perfino incatenati ai cancelli), prima contro l’affitto e quindi la cessione di questo ramo d’azienda. 

Davico ha letto quanto relazionato da Luciano Marengo, presidente del Cda del ricovero le cui nomine competono ai Municipi di Cherasco e Nar­zole oltre che delle rispettive Parrocchie. Secondo Marengo, il passaggio alla cooperativa sarebbe stato gradito dagli oltre 100 ricoverati e «non potrà che agevolare la mission principale» dello storico “Ospedale”, «il loro benessere».

«Prendiamo atto» – hanno replicato per gli interpellanti Roberto Germano e Domenico Panero.Quest’ultimo ha precisato: «Nulla da parte nostra contro la cooperativa, solo si era detto che dopo un anno e mezzo di sperimentazione a­vreste tratto una valutazione, ora l’abbiamo ascoltata». Intanto Davico aveva aggiunto alle parole di Marengo la sua stima per Gesac: «Ditta seria, con 460 dipendenti, che cura anche mense scolastiche e a­ziendali sul territorio».Ha concluso il sindaco: «Siamo pronti a incontrare» chi avesse dubbi, «cose da chiedere».

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