Un conto di 16.438,07 euro: lo ha presentato la cooperativa Camst gestore della refezione scolastica al Comune di Cherasco chiedendo il ristoro di mancati pagamenti di pasti nelle annualità dal 2017 al 2020 da parte di 241 utenti. Palazzo Civico se ne è fatto carico a bilancio, puntando poi a recuperare. Infatti, «effettuate le opportune verifiche si è accertato che l’utenza in questione non rientra nei casi di indigenza» – scrivono gli amministratori. Questa la strategia deliberata dalla Giunta guidata dal sindaco Carlo Davico per portare le persone che potrebbero ma non l’hanno fatto, a corrispondere il dovuto: per pendenze superiori ai 50 euro riceveranno a casa un bollettino PagoPa con posta raccomandata e relativo addebito (5 euro) di notifica; sotto i 50 euro, lo stesso bollettino verrà invece inviato tramite messaggio email. Si vedrà quanto tornerà alle casse civiche già a corto d’introiti attesi da tasse evase e multe non conciliate. O se a questi “buchi” si sommeranno le spese di notifica. Almeno un segno di rispetto verso quelli che anche a fronte di sacrifici il pranzo dei figli a scuola lo pagano.
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