Ceresole d’Alba: Legambiente chiede i danni a Inproma

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Un’immagine della sede di questa ditta in località Cantarelli dei Boschi

Riceviamo da Nadia Virtuoso, presidente del Circolo Legambiente Braidese, e pubblichiamo

Nuovo rinvio per Mario Riva, uno degli amministratori delegati di Inproma srl, imputato insieme a Luca Riva, anche lui legale rappresentante della ditta, in un procedimento penale relativo a gravi violazioni, rilevate durante un controllo dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) avvenuto a fine 2017, sulla mancata osservazione di quanto previsto nell’Autorizzazione integrata ambientale per la gestione dei rifiuti e il recupero energetico del grasso. Inproma tratta scarti di origine animale. Mentre Luca Riva aveva optato per l’estinzione del reato tramite oblazione, pagando circa 21.000 euro, per Mario Riva si è aperto il dibattimento, che ha visto il pubblico ministero chiedere, per “gravi responsabilità”, una ammenda di 9.000 euro.

Il legale di Mario Riva, pur non contestando i reati oggetto di imputazione, ha comunque chiesto l’assoluzione del proprio cliente per non aver commesso il fatto. Ha poi preso parola l’avvocato di parte civile Claudia Cristofori del foro di Asti, legale di Legambiente Braidese che nel ripercorrere la corposa memoria presentata al giudice, ha illustrato la decennale attività di studio, monitoraggio e ricerca di tecnici, soci e volontari, messi in campo nell’ultimo decennio dall’associazione ambientalista, chiedendo risarcimento del danno per la lesione del diritto alla personalità ed al perseguimento dello scopo sociale di salvaguardia dell’ambiente.

Il giudice dott. Sparracino ha poi rinviato l’udienza al prossimo 21 luglio alle ore 9.

Si terrà il 5 maggio, sempre al Tribunale di Asti, il secondo procedimento a carico degli amministratori di Inproma Srl, Mario e Luca Riva per deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi costituiti da batterie al piombo.

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