Ceresole d’Alba: Indennità in Comune, altri aumenti che coprirà solo lo Stato

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CERESOLE D’ALBA – Non peseranno sui conti del Comune ma su quelli dello Stato gli aumenti che, come già stabilito l’anno scorso, la Giunta comunale di Ceresole d’Alba ha deciso di attuare anche nel 2023 sulle indennità di funzione spettanti al sindaco Franco Olocco e ai suoi più stretti collaboratori. Proprio «dato atto» – si legge nella delibera – che questa manovra non graverà affatto «sulle risorse proprie del predisponendo bilancio 2023-2025», l’esecutivo ha aderito a una possibilità ammessa dalla legge 234 del 2021, Governo Draghi.

 

Quella di sgravare il Municipio era già stata presentata come condizione necessaria, pur se Ceresole attingerà ovviamente sempre a soldi dei contribuenti, in particolare a un fondo nazionale che è stato incrementato di 150 milioni di euro per il 2023. A partire dallo scorso gennaio e fino al prossimo dicembre, al primo cittadino vanno quindi lordi 1.016,22 euro (la metà di quanto avesse percepito se fosse stato in aspettativa sul lavoro o professionista autonomo); al vicesindaco 406,49 euro e agli assessori ciascuno 304,87 euro. La stessa delibera autorizza il responsabile del servizio Finanziario dell’Ente anche a un altro prelievo di prassi, quello per l’accantonamento di una sorta di “liquidazione” spettante solo al sindaco e a lui destinata al termine del mandato. La cifra corrisponde al cumulo di una mensilità per ciascun anno di servizio prestato.

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