Caso Omlat a Ceresole: “Speriamo si rilanci con nuova guida”

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Nessuna novità sostanziale, purtroppo, per Omlat, l’azienda di Ceresole d’Alba dichiarata fallita ormai da oltre un mese, con un’ottantina di lavoratori in ansia per i loro posti di lavoro. La ditta produttrice di elettromandini ha commesse e finora ha proseguito l’attività, su autorizzazione del Tribunale di Asti, con la curatela fallimentare dell’avvocato Giorgio Todeschini. L’impegno e la speranza restano gli stessi: che si faccia avanti «presto un investitore serio, manifestando il proprio interesse a garantire la continuità di Omlat sul nostro territorio con una progettualità credibile a lungo termine». Queste le parole del sindaco Franco Olocco, che la settimana scorsa ha aggiornato il Consiglio comunale sulla situazione della fabbrica. L’intera assemblea civica ha rinnovato la sua solidarietà ai lavoratori. Nella stessa condizione di preoccupazione ci sono anche quelli, circa una decina, della Comett, realtà collegata ad Omlat con sede a Corneliano d’Alba. E con gli operai e gli impiegati, ovviamente, le loro famiglie.

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