Caro-energia, Bergesio, Lega: “Subito intervento del Governo o a rischio decine di aziende cuneesi”.

0
4

“Il caro-energia rischia di mettere definitivamente in ginocchio le famiglie e lo straordinario tessuto di imprese piccole e medie della nostra Provincia. Si metta subito in atto l’armistizio tra forze politiche chiesto dal nostro Segretario Matteo Salvini e si dia mandato a Draghi affinchè il Governo metta un tetto alle bollette”. Lo dichiara il Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, commentando i rincari drammatici del costo dell’energia che stanno decimando le imprese del Paese.

In Italia il costo medio dell’energia sale oggi a 740 euro al MWh, con un massimo orario di 867,28 euro ed un minimo di 688,24 euro. Sabato scorso era stato fissato a 713,69 euro. Una vera e propria stangata da 1.231 euro in più a famiglia rispetto al 2020 (+93%) ed un salasso per le imprese. Per le famiglie, nel 2021, a causa dei forti aumenti scattati a partire dall’ultimo trimestre dell’anno, la bolletta del gas ha raggiunto i 1.162 euro a nucleo, 802 euro quella della luce, per un totale di 1.964 euro. Nel 2022, per effetto dei rincari delle tariffe e nonostante le misure adottate dal Governo, la spesa complessiva per l’energia sale a 2.558 euro a nucleo, 1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce. Per le aziende i costi sono stratosferici. Un conto che potrebbe ulteriormente aggravarsi ad ottobre. E le previsioni per il 2023 non sono ottimistiche, con tensioni sulle quotazioni dell’energia che proseguiranno anche nel corso del prossimo anno.

“In assenza di un blocco delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia, 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020 – dice il Senatore della Lega -. Come chiede Salvini, bisogna agire tempestivamente. Serve un armistizio politico. Le bollette non sono di destra né di sinistra e se non si agisce subito ci sarà una strage di aziende italiane e le famiglie non riusciranno ad andare avanti. Dobbiamo stanziare subito 30 miliardi, utilizzando gli extra-profitti generati dalle società energetiche, per un piano nazionale per la sicurezza energetica e per contenere gli aumenti del gas. Ma per farlo serve un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il Governo, e riunire subito il Consiglio dei Ministri”.

Il Senatore Bergesio conclude: “L’idea avanzata dalla Lega è adottare il modello francese, una legge per impedire gli aumenti oltre il 4% delle bollette di luce e gas. E’ fondamentale non aspettare ottobre perché sarebbe troppo tardi, ma dare subito mandato al Governo per portare in Parlamento una proposta”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui