Caro benzina, economia in crisi: «Ecco come risparmiare»

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Scioperi e proteste – purtroppo lo abbiamo già verificato – risolvono poco. E meno ancora le promesse e gli impegni sbandierati di politici di ogni colore. Il costo dei carburanti è tornato a crescere nel corso delle prime settimane del 2023 a causa dello stop deciso dal Governo al taglio delle accise, riportando così in prima pagina un tema di grande attualità. Insomma, nulla sembra in grado di porre un freno al prezzo della benzina, e le sporadiche riduzioni di tanto in tanto annunciate trionfalmente vengono velocemente accantonate con nuovi aumenti. Ovvio che la miglior risposta da dare a questo sistema malato sarebbe quella di ridurre drasticamente l’utilizzo dell’auto a favore dei mezzi pubblici o delle salutari biciclette.

Cambiamo lo stile di guida

Laddove questo non sia possibile, tuttavia, si possono adottare una serie di accorgimenti alla guida in grado di ridurre in maniera importante le nostre soste al distributore. Un decalogo del bravo automobilista, realizzato dall’associazione “Sostariffe”, che ha raccolto alcuni consigli per ottimizzare l’uso dell’auto in modo da ridurre, tutto dove è possibile, i consumi. Insomma, con un po’ di attenzione si può usare l’auto in modo più attento, riducendo gli extra-consumi dovuti ad uno stile di guida errato o a pratiche sconvenienti. Ad essere indicata è soprattutto l’alta velocità. Un’e­sempio? L’Associazione Consumatori ha eseguito questo semplice test: Da Milano a Verona a 110 km orari anziché a 130 il tempo impiegato in più è minimo: appena 12 minuti, Per contro, viene bruciato il 18-20% di carburante in più.

Le proteste dei trasportatori

«Non ci dimentichiamo di chi con l’auto, i furgoni ed i camion lavora – afferma Arcangelo Ga­lante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio della provincia di Cuneo -. Il rincaro dei carburanti per gli agenti e rappresentanti di commercio rappresenta un’ulteriore colpo ad un’importante fetta di economia, dopo le chiusure per Covid e la contrazione dei consumi a causa dell’inflazione, il potere d’acquisto delle famiglie si è drasticamente ridotto». «Con il rincaro dei carburanti – precisa – vi saranno ulteriori effetti negativi, aumenterà il costo dei trasporti, delle merci trasportate e, di conseguenza, il prezzo finale di ogni prodotto; le famiglie acquisteranno sempre di meno riducendo ulteriormente i margini per gli agenti di commercio». Gli agenti e i rappresentanti di commercio costituiscono il 70% del Pil italiano, una categoria fondamentale per l’economia nazionale.

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