CANALE – Viabilità, sicurezza, velocità, bisogno di risposte e di soluzioni: ma anche cifre, e soprattutto desiderio di proposte. E’ di questi giorni, a Canale, la (ri)apertura di un dibattito a suo modo interessante, emerso in quella sede ormai semi-privilegiata dei social networks, i quali stanno sostituendo progressivamente, ahinoi, piazze e portici.
E’ significativo il numero di coloro che hanno reclamato attenzione su di un punto focale per il concentrico: ossia l’incrocio tra la parte est di via Roma, via Sersheim in direzione di rio e scuole e, “oltrestrada”, la via Ciriagno che conduce verso Madonna di Loreto e poi Cisterna d’Asti. In particolare, è da tenere in considerazione un suggerimento: ossia, regolare quell’incrocio tramite un semaforo. Questo dispositivo, il cui utilizzo era stato lungo evitato nella capitale del pesco, venne poi “sdoganato” altrove pochi anni fa: quando comparve il primo sulla tangenziale di corso Rodilhan, all’intersezione con via Cornarea, anche sulla scorta di una pubblica petizione consegnata al Comune. Ora se ne propone l’impiego anche in questo punto. Gli attraversamenti pedonali ci sono, su tutti e quattro i fronti. Segnalati? Sì. A ridosso degli imbocchi stradali? Pure. Il problema è la visibilità, per via di elementi strutturali e inamovibili (case e palazzi), sia per i parcheggi a ridosso degli angoli. E spesso tocca andare avanti con il muso della macchina, per vedere se si può tentare di passare. Con tutti i rischi che ne conseguono. Poi c’è la rapidità di marcia dei veicoli, pur in un capoluogo in larga parte a “Zona 30”, in una cittadina in cui anche la stessa tangenziale è in parte “a limite 50”, con il temuto autovelox fisso che continua silente a “macinare”. Tanto che, in primavera, alla luce degli incassi del primo trimestre 2023, dal municipio si era deciso di rivedere la previsione stanziamento in entrata per le violazioni dei limiti di velocità. Per la precisione: dagli 800mila euro stimati il 16 novembre 2022, ad un ritocco al rialzo, mettendo nel mirino la quota di 2 milioni. Il tutto, nell’ambito delle definizioni annuali della Giunta in merito alla destinazione dei proventi dalle sanzioni amministrative pecuniarie al CdS, tutti agli atti degli uffici. In molti si erano espressi anche in maniera colorita sul tema-velox, che quindi entra a latere del dibattito: ma altrettanti, appresa in qualche modo la lezione, chiedono allo stesso modo rispetto dei limiti, pure in altre parti di Canale (via Torino, via Castelvecchio, via Santo Stefano, tanto per citarne alcune di quelle tirate in ballo), oltre che su questo tratto di via Roma divenuto “casus belli”, in questi giorni. E’ il punto chiamato altresì “incrocio del MercaTò” nel segno del supermercato lì esistente. In sede di ripavimentazione, già alcuni anni fa, si era ipotizzata una rotonda: almeno “sulla mappa”, o forse ancor meglio nella testa dell’impresa appaltatrice, che aveva abbozzato un rosone e una luce rossa affossata proprio al centro della carreggiata in pavé, spenta dopo poco tempo, anche a scanso di equivoci. Alcuni la interpretano ancora come tale: e ciò non fa che complicare ancora di più le cose, dal momento che lo spazio non c’è, per via del passaggio dei pullman, di segnali, o del fatto che una rotatoria, lì, non è proprio prevista. Resta il fatto che, per evitare altri problemi, l’argomento resta tra il “dovrebbe” e il “potrebbe” essere valutato: almeno, così, chiedono diversi canalesi. Andiamo piano, nel frattempo.