Canale: Il Giro passa anche in Consiglio, tra cifre, lavori, sponsor e… parole aspre

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La seduta del Consiglio Comunale

CANALE – Il Giro d’Italia, com’era lecito attendersi, a Canale è passato… in Consiglio comunale in attesa dell’arrivo “vero” e atteso per il prossimo lunedì 10 maggio. Come? Nell’ambito della presentazione delle differenti variazioni al bilancio già approvate dalla Giunta nelle scorse settimane, e sottoposte alla ratifica dell’assemblea consiliare mercoledì 28 aprile.

E’ stato, per certi versi, un innesto di dibattito acceso e a tratti spigoloso: con toni che talvolta hanno fatto rimembrare le sedute “storiche” di fine Anni ’90, quando il termometro delle parole sapeva salire a temperature che ora sarebbero da isolamento fiduciario. Anche perché il tutto è nato nel corso di una quieta spiegazione di cifre lontane dalla “corsa rosa” (tra l’altro, un doppio contributo da 70mila euro dal Governo per la sicurezza delle scuole: approfondiremo, nelle prossime settimane), in cui la capogruppo d’opposizione Piera Ternavasio ha voluto conoscere le spese in corso per la tappa canalese del Giro.

In prima battuta, il sindaco è stato diretto: «25mila euro di contributo comunale, in una gestione per cui si è scelto di evitare di costituire un vero e proprio comitato di tappa che avrebbe comportato costi di costituzione, conduzione e anche di chiusura, rimettendo il ruolo di capofila alla Regione e ponendo l’Enoteca come cabina di regia». Ma si è parlato pure degli interventi stradali, a seguito dell’incalzo da parte del consigliere Andrea Maccagno. E Faccenda ha abbondato in dettagli: «Dovendo risolvere alcuni punti fragili del tracciato, abbiamo interpellato la Provincia per i tratti di sua competenza. Chiedendo di fare ciò che la Provincia fa ogni volta in cui il Giro passa per la Granda, ossia una serie di interventi straordinari alla viabilità. La disponibilità è stata piena, pur di realizzare le opere di riasfaltatura suddividendoci gli oneri.

L’eliminazione dei vecchi marciapiedi in piazza Divisione Alpina Cuneense era già prevista: una volta passato il Giro, saranno ricostruiti anche per rispondere alle tante segnalazioni di chi li riteneva pericolosi». Discorso a parte su piazza Trento&Trieste e piazza San Bernardino: «Dispiace aver rimosso le aiuole, ma in molti casi le rose che stavano lì sono state affidate e trapiantate dai cittadini che ne hanno fatto richiesta». Qui è ancora in piedi il progetto di riqualificazione: «Ci siamo affidati al gruppo di professionisti volontari canalesi che avevano seguito la precedente versione, saranno ridisegnate e sistemate nel prossimo anno». Da lì, Maccagno ha replicato: «Attendiamo il bilancio finale per capire se si è trattato di investimenti proporzionali al ritorno che Canale avrà dal Giro». La risposta di Faccenda: «Il costo di una tappa della gara, solitamente, si aggira sui 300mila euro: noi riusciamo a fare tutto con 25mila.

Dovrebbero farci un monumento, ma qui mi fermo. Dico solo che a questa cifra si aggiungono poi le somme provenienti dagli Enti e i tanti sponsor privati».

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