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BraSport finisce dall’avvocato: il Comune schiera un legale per la cessione dal fallimento

Sorta di Palazzetto bis reduce da crac dei gestori, attende da anni un passaggio di mano

BraSport finisce dall’avvocato. Dopo il crac del 2016, le aste deserte e il proposito messo a bilancio dal Comune di acquistare lui questa sorta di Palazzetto bis, costruito da privati in via Gabotto come business nel 2009 ma presto finito in rosso con i conti, a rivolgersi a un legale è il sindaco Gianni Fogliato. Sollecitata dagli affittuari del­l’Asd Libellula Volley, la Giunta ha incaricato il torinese Alessandro Mas­s­aia di «valutare possibili alternative operative e procedurali» utili a sbloccare lo stallo. «Rapportandosi altresì con i sog­getti istituzionali» della curatela fallimentare. Umberto Cammardella, presidente del consorzio a cui fanno riferimento una serie di squadre dalle giovanili alla Serie B1 del volley femminile, dice al “Corriere” di aver sol­lecitato «noi questa mos­sa».

Per «riportare a casa stabilmente, non solo nella bella stagione» le atlete dall’autunno costrette a peregrinare ospiti di altre palestre comunali. Questo perché «nonostante l’affitto che continuiamo a pagare» all’Arena, come hanno ribattezzato la “loro” palestra nel complesso BraSport, i riscaldamenti non funzionano e il protrarsi del fallimento impedisce di revisionare a norma gli impianti. Libellula preme quindi per arrivare alla cessione al Mu­nicipio trattando sulla base del­l’ultimo incanto, circa 300mila euro dagli 1,2 mi­­lioni di richiesta iniziale. Un esborso che a novembre, quando lamentò di dover migrare e ricordò il suo progetto proposto «a costo zero» per la gestione calore, Libellula era sembrata disposta a caricarsi. Ora Cammardella pre­cisa: «Se il Comune acquista, noi restiamo volentieri affittuari. Se dovessimo acquistare noi, sarebbe per poi cedere subito al Co­mune.

Perché par­liamo di spazi omologabili per più discipline che in Bra man­cano e sono attesi, ad e­sempio, anche dal basket. E dal­l’hockey che que­st’anno gareggia in deroga indoor in viale Risorgimento. Se il prossimo ancora dovesse essere indisponibile via Gabotto, sarà costretto a rinunciare?».

Redazione Corriere

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