BRA – In commissione Viabilità del Municipio a Bra avevano già perfino stabilito la disposizione degli stalli, ma i lavori previsti la scorsa estate non si sono visti nel primo tratto di via Vittorio Veneto. Avrebbero dovuto rendere finalmente utile la “striscia” lasciata libera accanto alla carreggiata veicolare dalle Ferrovie, che ormai tre anni fa hanno arretrato la loro pertinenza verso i binari della linea per Alba. Spazio, quasi un centinaio di metri di lunghezza per meno di 3 di larghezza, da destinare a parcheggi di cui c’è sempre “fame” in città. A che punto è il passaggio dagli auspici all’opera? Si farà nel 2023? Risponde l’assessore competente ing. Luciano Messa: «Tecnicamente noi siamo pronti, il “blocco” è burocratico. Aspettiamo dalla Regione l’autorizzazione a usare i fondi risparmiati dall’ultimo lotto di copertura della ferrovia» poco distante, presso il ponte di via Isonzo. Un lavoro terminato nel 2020 su cui a Torino non hanno ancora chiuso ufficialmente la contabilità. Per asfaltatura, segnaletica e inserimento di dossi rallentatori agli attraversamenti pedonali, in via Vittorio Veneto è stimato un fabbisogno di 100mila euro. Da simulazioni condotte sarebbero solo 12 gli stalli ricavabili: tutti sovradimensionati rispetto allo standard per consentire alle auto di occuparli senza fare retromarcia. Un accorgimento necessario a evitare intralci e ulteriori code, in un itinerario già quotidianamente intasato nelle ore “di punta”.
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